Su Netflix c’è la serie horror con il maggior numero di jumpscare nella storia: è da Guinness World Record
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Su Netflix c’è la serie horror con il maggior numero di jumpscare nella storia: è da Guinness World Record

E la scelta di inserirne così tanti è stata tutt'altro che casuale!

Su Netflix c’è la serie horror con il maggior numero di jumpscare nella storia: è da Guinness World Record

E la scelta di inserirne così tanti è stata tutt'altro che casuale!

Una scena dalla serie Netflix The Midnight Club

Correva l’anno 2022, quando su Netflix è uscita una serie tv horror che ha conquistato un record storico: un primo episodio contenente ben 21 jump scare, il numero più alto mai registrato in una singola puntata di qualsiasi show televisivo. La mentre dietro a tutto ciò? Il grande Mike Flanagan, maestro dell’orrore che, assieme a Leah Fong, ha creato The Midnight Club, purtroppo cancellata dalla piattaforma streaming dopo una sola stagione.

La scelta di inserire così tanti momenti spaventosi nella prima puntata – intitolata curiosamente Il capitolo finale – è tutt’altro che casuale. Stando a quanto raccontato dallo stesso Flanagan, la produzione avrebbe insistito per includere molteplici jump scares e il regista, celebre per lo più per il suo approccio estremamente psicologico al genere horror, ha risposto in maniera provocatoria a questa richiesta, optando per il maggior numero possibile di inserti che avrebbero fatto rizzare i capelli agli spettatori.

«In tutta la mia carriera ho sempre criticato i jump scare come espedienti banali – ha dichiarato Flanagan -. Così ho pensato: ‘Li mettiamo tutti insieme, così da svuotarne il significato per il resto della serie’. Ma invece di scoraggiarli, i produttori erano entusiasti e mi hanno chiesto di continuare!». Il risultato? Un record mondiale e una serie che non passa inosservata.

Il cineasta ha poi aggiunto con ironia: «Ora il mio nome è nel Guinness dei Primati per i jump scare. Questo significa che, la prossima volta che mi chiederanno di inserirne uno, potrò rispondere: ‘Da detentore del record mondiale, penso che non sia necessario!’».

Al centro della narrazione, otto giovani adulti affetti da malattie terminali che, durante le loro notti in una struttura per cure palliative, formano un club segreto in cui si raccontano storie dell’orrore. Basata principalmente sul romanzo omonimo del 1994 scritto da Christopher Pike, la serie incorpora anche elementi tratti da altre sue opere, regalando una narrazione ricca di sfumature e rimandi letterari.

Il cast è composto da talenti emergenti, tra cui spiccano i nomi di Iman Benson, Igby Rigney, Ruth Codd, Aya Furukawa, Annarah Shephard, William Chris Sumpter e Sauriyan Sapkota. Ognuno di loro interpreta un personaggio con una storia personale profonda, che si intreccia con le tematiche del lutto, dell’amicizia e della paura dell’ignoto.

Nonostante il successo iniziale e un punteggio dell’85% su Rotten Tomatoes, come dicevamo The Midnight Club è stata cancellata dopo una sola stagione. A differenza di altri progetti di Flanagan, come The Haunting of Hill House e Midnight Mass, che erano concepiti come miniserie autoconclusive, The Midnight Club era pensata per avere almeno due stagioni.

La cancellazione è arrivata poco dopo la notizia che Flanagan avrebbe lasciato Netflix per firmare un accordo con Amazon Studios. Per consolare i fan, il regista ha condiviso su Tumblr i suoi piani per il proseguimento della serie, rivelando i dettagli delle trame che sarebbero state esplorate nella seconda stagione. A questo proposito, ha espresso il suo rammarico per non essere riuscito a chiudere molte delle storyline lasciate in sospeso: «La mia più grande delusione è stata lasciare aperti così tanti fili narrativi, trattenendoli per una seconda stagione ipotetica, che però era un rischio fin dall’inizio».

Anche se la serie non avrà un seguito, The Midnight Club rimane disponibile su Netflix per chiunque voglia immergersi in un’esperienza unica che combina narrativa horror e umanità. L’avete già vista o vi interessa recuperarla? Fatecelo sapere, come sempre, nei commenti!

Fonte: Deadline

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