«Sucker Punch? Immaginatevi Alice nel Paese delle mitragliatrici». Se qualcuno avesse ancora dubbi sul talento e la fantasia sfrenata di Zack Snyder, è arrivato il momento di ricredersi. Il nome del regista americano è sul radar degli appassionati ormai dal 2007, quando portò sullo schermo 300, la graphic novel al testosterone del Frank Miller di Sin City. Da lì, altre trasposizioni più o meno riuscite, la fiducia della Warner che cresce (insieme al budget a disposizione) e, finalmente, Sucker Punch, ovvero il primo film veramente “suo”. Che, parola di Snyder, nasce dalla domanda: «Come faccio a girare un film d’azione che non sia limitato dalla realtà fisica?». La sua risposta: ambientarlo nella mente di una ragazza internata in manicomio. Siamo negli anni ’50, quando ancora si pensava che la lobotomia potesse curare le malattie mentali, quando nelle case di cura si faceva di tutto ai pazienti, senza limiti etici. Siamo con Baby-Doll (la Emily Browning di Lemony Snicket), ragazza ribelle che non vuole piegarsi alle torture di Madam Gorski (Carla Gugino, già con Snyder in Watchmen). Per fuggire dal manicomio, arruolerà altre quattro bad girl (cioè Vanessa Hudgens, Jena Malone, Abbie Cornish e Jamie Chung) e si addentrerà nel misterioso universo… della sua mente; qui, tra draghi, ninja e soldati armati fino ai denti, le cinque sexy eroine dovranno lottare per la loro stessa vita. Una storia tutto sommato classica, in un film che però di classico non ha nulla. A partire dal cast, agguerrito e tutto al femminile: «La Warner all’inizio me l’aveva proibito, ma io ci tenevo a ribaltare la situazione rispetto ai protagonisti di 300, che erano tutti maschi» ha rivelato il regista; piuttosto che indugiare su ammiccamenti sexy e lolitismi vari (non che le ragazze non si lascino guardare, ovviamente), però, Snyder punta sull’azione pura, dando vita a una sorta di “300 in gonnella” in cui le ragazze sono temibili protagoniste e non gingilli decorativi per far felici gli spettatori guardoni. Uniche presenze maschili sono il Jon Hamm di Mad Men, nei panni del proprietario della casa di cura, e il grande Scott Glenn (Nashville, Apocalypse Now, W.) che interpreta il ruolo del vecchio saggio. E poi, naturalmente, c’è la vera mattatrice del film, cioè la mente di Baby-Doll, un mondo a parte in grado di plasmare visioni oltre i limiti del delirio, fatte di robot corazzati, samurai armati di mitragliatore, castelli in fiamme e draghi sputafuoco. Nessun confine alla fantasia, come e più che nelle precedenti opere di Snyder. Per il quale Sucker Punch potrebbe essere la consacrazione definitiva (sempre che ce ne fosse davvero bisogno…) a nuovo profeta dell’action del XXI secolo.
Regia: Zack Snyder
Interpreti: Emily Browning, Abbie Cornish, Jena Malone, Jamie Chung, Vanessa Hudgens
Trama: Baby-Doll, internata in manicomio, decide di fuggire. Per farlo, raccoglie intorno a sé quattro coraggiose amiche e si addentra nei meandri della sua mente…
Online: suckerpunchmovie.warnerbros.com
La scheda è pubblicata su Best Movie di marzo a pag. 102
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