Dimenticate la normalità quando si parla di Cara Delevingne. Perché per la modella e attrice, evidentemente, non è di casa. Lo dimostra quando sfila in passerella o posa per un servizio fotografico come quello realizzato di recente per W Magazine, in cui l’hanno prima fatta diventare un cuoricino rosso e poi infiocchettata con un vestito turchese. Ma soprattuto – ed è la parte che ci interessa – lo dimostra anche nella sua seconda vita lavorativa nel mondo del cinema. E proprio nell’intervista rilasciata a W ha raccontato del suo provino per Suicide Squad, nuovo e attesissimo tassello dell’Universo Cinematografico Warner/DC.
Nel film di David Ayer, la Delevingne interpreta June Moon, ossia colei che viene posseduta da Incantatrice, l’entità malefica che in molti dicono essere il vero villain del cinecomic. Già tempo fa aveva svelato di essere finita in psicanalisi per esplorare la schizofrenia del suo personaggio, ma ora i dettagli dell’audizione rivelano molto altro. Come sempre, quando si tratta di lei, non aspettatevi nulla di tradizionale:
«Ho incontrato il regista in un hotel di Londra, era una notte buia e tempestosa. Non mi ha detto nulla del film, mi ha solo mostrato delle immagini di queste donne incredibili, luminose, bellissime ma malefiche. Mi ha parlato di dipendenza e insanità mentale, argomento che mi affascina molto. Quindi ci siamo incontrati una seconda volta nella sua casa a Los Angeles, in cui mi ha chiesto di leggere una scena da “Chi ha paura di Virginia Woolf?”. L’avevo già recitato al liceo a 17 anni, quindi ero elettrizzata. Ma a un certo punto, mentre stavo recitando la scena, sono diventata furiosa. Non provavo una rabbia simile da anni. E ho avuto la parte! Non c’era ancora uno script, ma David mi ha chiesto di cercare un bosco e, se ci fosse stata luna piena, di andarci nuda, immergendo i piedi nel fango. E io l’ho fatto. Non c’era la luna piena, ma ho ululato come un lupo. Sarebbe stato molto divertente se qualcuno mi avesse visto».
Suicide Squad arriverà nei cinema italiani il prossimo 18 agosto. Di seguito, le foto di W Magazine:
Fonte: W Magazine
Foto HP: Getty Images