Suicide Squad, David Ayer non riesce a farsela passare e attacca: «Quella mer*a mi ha distrutto»
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Suicide Squad, David Ayer non riesce a farsela passare e attacca: «Quella mer*a mi ha distrutto»

Il regista l'ha toccata pianissimo: «È come guardare qualcuno che ami scopa*e qualcuno che odi»

Suicide Squad, David Ayer non riesce a farsela passare e attacca: «Quella mer*a mi ha distrutto»

Il regista l'ha toccata pianissimo: «È come guardare qualcuno che ami scopa*e qualcuno che odi»

suicide squad david ayer

Per David Ayer continua ad essere una questione personale: il regista di Suicide Squad non sembra perdere occasione per tornare sulla travagliata esperienza che ha portato all’uscita di quel film nel 2016, quello che secondo molti ha segnato l’inizio della fine del DC Universe. Bocciato da pubblico e critica, il suo fallimento non dà pace al cineasta.

Dopo alcune recenti dichiarazioni in cui si diceva speranzoso di poter avere, un giorno, una sua director’s cut sulla falsa riga di quanto concesso a Zack Snyder per Justice League, Ayer durante un’ospitata nel podcast di Jon Bernthal (Punisher nell’universo Marvel), ha trovato altre colorite espressioni per far capire quanto ci sia ancora rimasto male.

«Hollywood, lo dico sempre, è come guardare qualcuno che ami mentre viene scopat* da qualcuno che odi» ha detto il regista, dando perfettamente idea del livello di fastidio che prova nei confronti delle alte sfere dietro a Suicide Squad, pesantemente rimaneggiato rispetto alle sue intenzioni reali. La grande delusione per Ayer è ancora quel film: «Quella mer*a mi ha distrutto».

Poi ha continuato ricordando che arrivava da Fury, il war movie con Brad Pitt: «Avevo la città tra le mie mani, avrei potuto fare tutto e l’ho fatto. Ho iniziato questo viaggio con Suicide Squad». Dopo un inizio entusiasmante, tuttavia, sostiene che a pesare sia stata l’uscita di Deadpool e soprattutto i risultati (non testati) di Batman v Superman: «Si aspettavano un risultato diverso, sono stati distrutti dalle critiche. E han detto: ‘Ok, renderemo il film oscuro e pieno di sentimento di David Ayer una ca**o di commedia adesso». 

Con l’epilogo che tutti conosciamo: Suicide Squad è stato avvertito come un goffo tentativo di cavalcare l’onda del successo Marvel, con tremendi risultati. James Gunn ci ha subito riprovato con The Suicide Squad e il suo successo ha spinto la Warner Bros. ad affidare a lui le chiavi del regno. In futuro ci sarà ancora spazio per David Ayer? Lui, senza dubbio, lo spera ardentemente.

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Foto: Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic – MovieStills

Fonte: Real Ones with John Bernthal

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