Sundance: «Obiettivo puntato sul mondo»
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Sundance: «Obiettivo puntato sul mondo»

Così Robert Redford e Geoffrey Gilmore, organizzatori del festival che ha premiato tra gli altri Courtney Hunt (foto) per Frozen River, thriller sull'immigrazione clandestina

Sundance: «Obiettivo puntato sul mondo»

Così Robert Redford e Geoffrey Gilmore, organizzatori del festival che ha premiato tra gli altri Courtney Hunt (foto) per Frozen River, thriller sull'immigrazione clandestina

Sono tematiche di grande attualità quelle affrontate dai film che hanno trionfato alla 27esima edizione del Sundance Film Festival, la manifestazione di cinema indipendente americano conclusasi a Park City sabato notte, dove uomini e donne si sono spartiti equamente i principali trofei. Nella sezione “Dramatic Competition” la giuria, composta tra gli altri da Quentin Tarantino che ha definito la pellicola «uno dei thriller più emozionanti visti quest’;anno» e Jason Reitman (regista di Juno), ha premiato Frozen River, opera prima di Courtney Hunt, che affronta la scottante tematica dell’immigrazione clandestina attraverso la storia di due donne, interpretate da Misty Upham e Melissa Leo, che aiutano due immigrate della tribù indiana Mohawk a varcare la frontiera. Il gran premio della giuria per i documentari è andato invece a Trouble the Water di Tia Lessin e Carl Deal, che descrive la vita della popolazione di New Orleans dopo le devastazioni dell’;uragano Katrina. L’Audience Award: Dramatic è andato a The Wackness di Jonathan Levine con la giovane Mary Kate Olsen, mentre l’;Audience Award: Documetary è andatoal film ambientalista Fields of Fuel di Josh Tickell, che ha messo sotto la lente il tema della dipendenza degli Usa dal petrolio. Jens Jonsson si è aggiudicato il premio della sezione World Cinema: Dramatic per King of Ping Pong (Svezia), che ha messo in scena la storia di un ragazzo isolato sia dalla famiglia che dalla società e che eccelle in un’unica disciplina: il ping pong. Nella sezione World Cinema: Documenary ha trionfato invece Man on Wire (Gran Bretagna) di James Marsh, che ripercorre le peripezie affrontate da Philippe Petit per aver commesso «il peggior crimine artistico del secolo», ovvero quello di aver fatto l’equilibrista su una fune tirata tra le Twin Towers. Una menzione speciale porta la firma italiana: si tratta del corto Spider di Nash Edgerton, finanziato da Qoob, la tv digitale sviluppata da Telecom e Mtv. Soddisfatti Robert Redford e Geoffrey Gilmore, rispettivamente il creatore e il direttore del festival, che hanno dichiarato: «Ora aspettiamo che i nostri film vengano proiettati nelle sale e nei festival internazionali, dopo che il Sundance ha puntato l’obiettivo sul mondo intero». Tra gli ospiti celebri Tom Hanks che ha presentato in questa occasione la prima di The Great Buck Howard, di cui è interprete con il figlio Colin. Sorpresa di questa edizione è stato infine il debutto alla regia della figlia minore di Redford, Amy, che ha presentato al festival The Guitar.

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