Dal 5 aprile è arrivato nelle sale Super Mario Bros. – Il film, primo vero grande film d’animazione sul personaggio Nintendo ad arrivare nelle sale. Tuttavia, molti ricorderanno che un tentativo era già stato fatto nel 1993, con un film passato alla storia come uno dei più brutti di sempre per molti spettatori.
I registi di quel – a suo modo – cult sono stati Rocky Morton e Annabel Jankel, un duo che ora che l’idraulico con i baffi è tornato in auge, ne stanno approfittando per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Durante un’intervista a Variety, hanno parlato di cosa è successo in quegli anni e della reazione del pubblico al loro film – che, va detto, ha il merito storico di essere stato il primo adattamento di un videogioco nella storia del cinema.
Super Mario Bros. è la storia di un universo parallelo popolato da dinosauri umanoidi che vivono nella città di Dinohattan. Quando gli sgherri del Re Koopa rapiscono una giovane studentessa di archeologia, gli idraulici di Brooklyn Mario e Luigi vanno in suo soccorso aiutati dal chitarrista punk Toad. «Non abbiamo mai cercato di ricreare il gioco originale – hanno detto – altrimenti avremmo fatto un film animato».
Nel ripercorrere gli eventi legati al film, hanno spiegato che il loro tentativo non poteva contare sulla partecipazione diretta della Nintendo, come invece accade con il nuovo film con Chris Pratt e Jack Black nei panni di Mario e Bowser, ma che tuttavia al creatore del personaggio, Shigeru Miyamoto, l’avventura della coppia formata da Bob Hoskins e John Leguizamo non è dispiaciuta. Con lui a bordo, però, pensano che «avrebbe capito che cosa stavamo facendo, non avrebbe permesso certe cose».
Sono tanti i motivi per cui i fan ritengono quel Super Mario Bros. uno dei peggiori film mai fatti, dal look dark ai costumi, ma l’accusa principale della coppia di registi accusano è contro Hollywood e la produzione. Morton racconta:
Due settimane prima dell’inizio delle riprese, la sceneggiatura è cambiata completamente. I produttori ci hanno proibito di parlare con lo sceneggiatore. Ma l’ho chiamato una notte perché stavo costruendo tutti questi incredibili set, mostri e protesi. E ho detto: ‘Devi sapere cosa sto costruendo e cosa tenere nella sceneggiatura, perché abbiamo già speso tutti questi soldi per questa roba’. Quando i produttori hanno scoperto che avevo fatto questa telefonata, sono impazziti con me – mi hanno fatto a pezzi. E questo mi ha spaventato. […] Gli attori avevano firmato per lo script originale, quando è arrivato quello nuovo io e Annabel abbiamo dovuto giustificarlo, far finta che fosse grandioso e convincere gli attori ad andare avanti.
Da quel momento sono arrivate lamentele degli attori per le scritture, insulti reciproci tra registi, troupe e attori, incidenti sul set e un disastro di proporzioni bibliche. Super Mario Bros. si è rivelato un flop colossale al botteghino e i due sono stati poi licenziali dalla CAA: «È stata la fine delle nostre carriere» hanno detto, sottolineando però di essersi sentiti abbandonati da Hollywood.
A ridargli un po’ di dignità e riscatto ci ha pensato niente meno che Quentin Tarantino. A marzo il regista ha ospitato una speciale proiezione di Super Mario Bros. del 1993 nel suo New Beverly Cinema di Los Angeles e per i due è stata una vittoria:
Pensavo ci sarebbero state solo 10 o 20 persone. Ma era pieno zeppo. Le persone facevano la fila dietro all’isolato per biglietti extra. Durante il film ridevano e applaudivano. Non lo facevano ironicamente, era genuino.
Da film più brutto di sempre a cult rivalutato grazie al tentativo di Quentin Tarantino? Quale che sia il futuro, il tempo sembra aver iniziato a far vedere le cose da una prospettiva diversa.
Foto: MovieStills
Fonte: Variety
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