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Oh Lady, Lady, Lady Rosi

Intervista a Rosi Dotti, impersonator a tutto tondo conosciuta in Italia e all’estero per le sue (finora) 18 incarnazioni di Lady Oscar

Oh Lady, Lady, Lady Rosi

Intervista a Rosi Dotti, impersonator a tutto tondo conosciuta in Italia e all’estero per le sue (finora) 18 incarnazioni di Lady Oscar

Grande festa alla corte di Francia…” Così recitava l’incipit di una delle sigle più famose e indimenticabili della storia delle anime, o, come in questo caso, degli anime che hanno fatto letteralmente la storia, in ogni senso. Perché nemmeno la sua creatrice Riyoko Ikeda avrebbe probabilmente immaginato che la sua creatura, travalicando i limiti del Sol Levante, avrebbe conquistato nel vecchio continente fama e gloria imperitura, diventando negli anni un’icona e un’eroina attualissima. Eroina impavida che festeggia in gran spolvero l’anniversario dei 50 anni della pubblicazione del manga Versailles no bara (Le rose di Versailles) che l’ha resa celebre, con un tributo lungo un anno iniziato a maggio 2022 e che si conclude proprio questo mese. E allora, per rendere omaggio all’indimenticabile Lady Oscar, chi se non la nostra “Oscar nazionale” poteva essere la cosplayer più indicata? Rosi, infatti, è conosciuta non solo nel Belpaese ma dal fandom mondiale come un impersonator a tutto tondo che ha saputo rendere al meglio in tutte le vesti “madamigella Oscar”.

Rosi, ci dici com’è nato il tuo amore per l’immortale personaggio creato dalla sensei Ikeda?

Ha origini lontane. Risale alla prima messa in onda ed è stato amore a prima vista. Si è poi consolidato nel tempo grazie all’arrivo in Italia del manga che mi ha permesso di capire questo personaggio a 360 gradi.

Quante versioni di Oscar hai all’attivo e quale pensi sia quella che riesci a interpretare meglio?

Ormai sono arrivata a 18 versioni fra anime e manga. Sicuramente quella con la quale mi trovo più a mio agio è l’uniforme blu da Capitano della Guardia, vuoi per una questione di età, vuoi perché la Oscar adulta è quella più interessante da interpretare con tutte le sue umane fragilità.

Durante questi anni il personaggio di Oscar ti ha dato molte soddisfazioni. Quali sono state le attività o gli inviti più interessanti a cui hai preso parte?

Ormai sono più di dieci anni che porto Oscar in giro per l’Italia a vari eventi e ogni volta è un’emozione. Ricordo sempre con piacere le tre ospitate a ItaliaSì! su Rai1 e sicuramente mi resterà nel cuore l’ultimo Lucca Comics and Games dove ero una delle due madrine al Raduno Nazionale per i 50 anni del manga Versailles no bara.

Come ti vede il fandom di Versailles no bara che sappiamo essere molto esigente?

Ho la fortuna di avere un folto seguito di appassionati che apprezzano i miei lavori e che ringrazio tanto per tutto il supporto che mi hanno dato in questi anni. Sicuramente non mancano gli hater, ma non si può piacere a tutti … o sarei la Nutella, non Lady Oscar.

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