«I nostri personaggi sono più reali e spigolosi di quelli della Marvel, e i nostri film più audaci e provocatori». A sparare questa frecciata contro i Marvel Studio è Kevin Tsujihara, CEO di DC Entertainment e Warner Bros. L’intento è chiaro ed è quello di sottolineare come la sua squadra sia al lavoro per costruire un universo di cinecomic dai toni dark ben lontani da quelli leggeri dei rivali di sempre. Figura chiave del sistema è Zack Snyder, il regista che con L’Uomo d’Acciaio ha gettato le basi per una nuova invasione di supereroi che proseguirà dal 2016 quando usciranno con una serie di titoli attesissimi: si parte da Batman v Superman: Dawn of Justice, diretto sempre da Snyder e con il chiacchieratissimo Ben Affleck nei panni dell’Uomo Pipistrello, e poi Suicide Squad con Will Smith, Margot Robbie e Jared Leto nella nuova folle incarnazione del Joker. Quindi Wonder Woman con protagonista l’israeliana Gal Gadot, Aquaman con Jason Momoa, The Flash col giovane Ezra Miller, Shazam! con Dwayne “The Rock” Johnson, Cyborg, supereroe ibrido tra uomo e macchina interpretato da Ray Fisher. E infine il reboot di Green Lantern, nella speranza di cancellare una volta per tutte il flop con Ryan Reynolds. Un esercito di superuomini, dunque, che andrà a formare il team della Justice League, il cui crossover risponderà alla saga degli Avengers. Tutto, però, comincia sulle strade di Gotham e Metropolis.
Batfleck e l’incontro del secolo
Batman v Superman: Dawn of Justice, in Italia dal 24 marzo 2016, chiarirà una volta per tutte la direzione che Warner e DC hanno intrapreso. E lo farà mettendo a confronto due icone del mondo supereroistico. Il grande match, come abbiamo visto nel primo teaser trailer, si svolgerà sotto una pioggia torrenziale, giusto per aumentare l’epicità della scena, e vedrà Batman e Superman faccia a faccia, con il primo protetto da un’armatura e per nulla spaventato di fronte al figlio di Krypton: «Dimmi, tu sanguini? Lo farai», dice al suo avversario con la voce cavernosa di Ben Affleck, più profonda di quella del suo predecessore, Christian Bale. Che, per altro, si è schierato in difesa del collega quando i fan si erano ribellati – anche con petizioni online – al suo coinvolgimento: «Ben è un attore fantastico, farà un ottimo lavoro» aveva detto Bale. Dal canto suo, Affleck ha sempre sottolineato quanto il suo Batman sia diverso dal Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan. «Dimenticate quella versione», ha avvisato, incalzato anche da Snyder: «sono due interpretazioni ben distinte: la nostra vede un Batman vecchio, saggio e pieno di cicatrici». Caratteristiche che in parte sono state confermate sia dal trailer che dalle prime immagini in cui l’attore compare visibilmente segnato dal tempo e dalle tante battaglie. Una visione che, in qualche modo, ha contribuito a riscattare Affleck agli occhi del pubblico.
Non chiamatelo sequel
La trama di Dawn of Justice si muove dai fatti dell’Uomo d’Acciaio, origin story di Superman scritta da David S. Goyer, sceneggiatore della trilogia sul Cavaliere Oscuro di Nolan, che del film è stato supervisore e produttore esecutivo. Ma Henry Cavill, volto e corpo del supereroe, tiene a precisare: «Batman v Superman non è un sequel dell’Uomo d’Acciaio, ma una storia indipendente che introduce Batman nel nostro nuovo universo». Ok, non sarà un sequel ma i collegamenti con Man of Steel ci sono…
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