La storia cinematografica di Superman è ricca di grandi nomi e interpreti, ma anche di mancate star che si sono solo avvicinate al costume e non sono mai riuscite davvero a indossarlo. Oltre a Nicolas Cage, che un suo momento di gloria lo ha avuto grazie a The Flash, ora scopriamo che un altro celebre attore è andato vicino a quella importante parte.
Parliamo di Matt Bomer, star di White Collar, Magic Mike, The Normal Heart e di recente anche della serie Fellow Travelers. L’attore ha sicuramente il physique du rôle per interpretare Clark Kent, tanto che a quanto pare aveva già firmato un contratto. Tuttavia, secondo lui, ha poi perso quell’occasione a causa della sua omosessualità.
Durante un’intervista con il podcast di The Hollywood Reporter Awards Chatter, il classe 1977 ha infatti raccontato di essere stato inizialmente scelto per Superman: Flyby, uno dei tanti progetti messi in cantiere tra il quarto film con Christopher Reeve e il successivo Superman Returns del 2006. Nel 2002, per questo nuovo film, era stato scelto Brett Ratner, regista di Rush Hour e X-Men: Conflitto Finale, e per lui Matt Bomer era la prima scelta.
L’attore ha rivelato di aver anche firmato un contratto di tre anni per interpretare Superman, ma poi non se ne è fatto più niente. «Ho fatto il provino e poi si è trasformato in un mese di audizioni, continuavo a provare e provare e provare – ha raccontato -. Sembrava fossi la prima scelta per il regista, era una delle prime versioni del Superman di J.J Abrams, ma non ha mai visto la luce».
Quando gli è stato chiesto se la sua omosessualità possa aver giocato un ruolo nella decisione, l’attore non si è nascosto: «Questo è quello che ho capito io. C’è stato un tempo in quest’industria in cui qualcosa del genere poteva davvero essere usato contro di te». Al tempo però Matt Bomer non aveva ancora fatto pubblicamente coming out e per questo «come, perché e chi lo abbia detto non lo so».
La vicenda conferma quanto è stato rivelato proprio nel 2012 da Jackie Collins di Gaydar Radio. Tuttavia, altre fonti hanno poi offerto uno scenario differente. «Matt era il Superman di Brett Ratner – è stato detto a E! -. Non lo avrebbe mai scartato perché gay, lo sapeva e sono buoni amici. Se non è stato Superman non è per la sua sessualità, ma perché il regista è cambiato».
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Fonte: THR Awards Chatter
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