La serie Supersex sta facendo davvero molto parlare di sé anche all’estero, tanto che come riporta il Daily Mail alcuni abbonati di Netflix negli ultimi tempi hanno minacciato di “cancellare i loro abbonamenti” dopo aver messo gli occhi sullo show.
La serie, com’è noto, racconta la vita di Rocco Siffredi, pornodivo abruzzese famoso a livello mondiale, al secolo Rocco Tano, originario di Ortona, diventato una star del cinema pornografico di caratura internazionale, con all’attivo più di 1.500 film porno girati e più di 5.000 persone con cui ha fatto sesso, secondo alcune stime.
La serie, vietata ovviamente ai minori di 18 anni, ha fatto sbottare alcuni commentatori per i contenuti ritenuti da alcuni “inappropriati”. In particolare la clip di una sequenza particolarmente bollente, della durata di pochi secondi, è stata pubblicata come video dalla pagina Instagram americana di Netflix, per poi essere cancellata.
Nella clip Alessandro Borghi, interprete di Siffredi, era impegnato in delle spinte sessioni erotiche in compagnia di diverse donne. Tanti hanno motivato la loro scelta dicendo di farlo per proteggere i propri figli. C’è ad esempio chi scrive: “Ora abbiamo il porno anche su Netflix?” Cancellazione dell’account subito, i miei figli non possono vederlo”. Un altro genitore ha scritto: “Non è inappropriato per una piattaforma in cui i BAMBINI TI SEGUONO?!”
Altri utenti sono rimasti sconvolti dal fatto che il contenuto esplicito sia stato “normalizzato”: “Stiamo semplicemente rendendo il porno mainstream adesso?” È piuttosto disgustoso che non ci siano avvisi su contenuti espliciti come questo.
“È davvero triste che questo sia accettato nella cultura moderna. L’ipersessualizzazione della nostra società e generazione è deprimente e degrada il valore di entrambi i sessi”, aggiunge invece qualcun altro.
Francesca Manieri, regista della serie, aveva dichiarato all’Independent: “Il mio obiettivo era mettere gli uomini davanti a se stessi. “Questo è quello che chiamiamo sistema fallocentrico, il sistema in cui il ca**o è il centro del pensiero prima di ogni cosa. Allora cosa puoi fare adesso, [nel] 2024, per comprendere la relazione tra uomini e donne? E come possono gli uomini mettersi di fronte all’immagine del loro ca**o simbolico e cercare di decostruire tutto questo?”
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