Nel corso della sua carriera Sylvester Stallone si è affermato come una delle maggiori icone del cinema d’azione; tuttavia pur essendo una delle maggiori istituzioni del genere, non sembra essere un grandissimo fan dei film action moderni.

In una lunga intervista rilasciata al The Hollywood Reporter l’attore si è lanciato in una interessante digressione, svelando quelli che secondo lui sono i più grandi problemi che attualmente affliggono le moderne produzioni action. Secondo Stallone, alcuni di questi sarebbero riconducibili alla sempre maggiore presenza di supereroi e all’abuso di effetti speciali digitali:

«I grandi film d’azione sono come quando ti compri un orologio vintage. Il suo prezzo originario era si soli 35 dollari, mentre oggi arriva a costarne 35.000. Perchè? Perché è fatto a mano. Niente di esagerato. Niente di sovrannaturale. Si trattava di qualcosa che poteva essere ottenuto da un normale e semplice essere umano».

Stallone torna poi su un altra caratteristica cruciale dei film d’azione realizzati negli anni ’70 e ’80, ovvero l’esplosiva fisicità proposta dai loro interpreti. Questa era infatti diventata uno degli elementi cruciali per veicolare la narrazione dei film:

«Ecco perché penso che Rambo sia uno dei primi film d’azione. Ho fatto affidamento sulla recitazione corporea per raccontare la storia. Il personaggio non parla mai, ma si sa esattamente cosa sta succedendo attraverso gli altri personaggi. Sono quasi come i narratori delle tragedie greche classiche. In questo caso il protagonista non smette mai di essere in movimento e questo è ciò che mi porta a definire un film come un ‘film d’azione.’ Non ci sono sequenze in CGI, e il pubblico capisce che si tratta di qualcosa di autentico, di speciale».

Cosa ne pensate delle parole di Stallone? Il cinema d’azione è afflitto dall’eccessivo uso di effetti speciali digitali e supereroi? Fatecelo sapere nei commenti!

Foto: GettyImages / Vittorio Zunino Celotto

Fonte: TheHollywoodReporter