Prosegue la 62ma edizione del Taormina Film Festival. Dopo Susan Sarandon e Rebecca Hall, ospite d’onore della terza giornata è stato Harvey Keitel, protagonista della “lezione di cinema” della TaoClass odierna. Un incontro con stampa e pubblico in cui l’attore ha raccontato dei suoi primi passi nel mondo di Hollywood, dell’esperienza formativa all’Actors Studio, e del suo incontro con Martin Scorsese, conosciuto quando Keitel vendeva scarpe per tirare avanti e il regista era un giovane filmmaker italo-americano che studiava alla New York University: «Il film era gratuito, giravano nei weekend. Superati i primi tre provini, andai all’ultimo appuntamento. Entrai in una stanza e una persona mi disse: “Siediti!”. Non sapevo chi fosse, mi arrabbiai un po’ e litigammo. Poi improvvisamente saltò fuori Martin e mi disse che era solo un’improvvisazione. Risposi che avrebbe potuto almeno avvisarmi! Ma già allora capii che era un genio».
L’attore ha quindi proseguito ricordando i tempi di Taxi Driver, quando per prepararsi al suo ruolo frequentò un pappone – o meglio, ex pappone – che gli diede tutte le informazioni necessarie («e mi fece pure uno sconto!», ha scherzato), e del giorno in cui gettò nel cestino la sceneggiatura di Il cattivo tenente: «Fogli di nulla, scritti a caratteri cubitali. Ma poi ho pensato che si trattava pur sempre di un ruolo da protagonista».
Stasera, alle 22:00, evento speciale dedicato a Gomorra, di cui verranno trasmessi gli episodi 11 e 12 della seconda stagione. Per l’occasione, a Taormina sono arrivati i protagonisti Salvatore Esposito e Cristina dell’Anna, che del suo personaggio, Patrizia Santoro – la donna che entra nella vita di Pietro Savastano – dice: «È una figura divisa tra bene e male. All’inizio cerca di non entrare nel mondo della camorra, ma poi vi finisce invischiata. Per me Gomorra rappresenta un’occasione d’oro per interpretare un personaggio irripetibile».
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