I funerali di Bud Spencer, al secolo Carlo Pedersoli, si sono celebrati all’interno della basilica di Santa Maria di Montesano, a Roma, conosciuta come la Chiesa degli artisti. Artisti come Bud, che in tantissimi hanno voluto salutare partecipando alle esequie. Terence Hill, amico e storico compagno di set, era ovviamente presente (insieme ai fratelli Vanzina, Dario Argento, Massimo Ghini, il produttore Fulvio Lucisano e Gianni Alemanno) e ha dichiarato: «Bud mi ripeteva sempre una frase: “Noi due non litighiamo mai”. Segno di quanto ci amiamo e rispettiamo». E ancora: «Quando Giuseppe (il figlio di Pedersoli, ndr) mi ha comunicato che Bud era andato via, mi trovavo ad Almeria, in Spagna, nello stesso punto dove ci siamo incontrati la prima volta, per girare il nostro primo film. Dopo la confusione, il dispiacere, il dolore, è arrivata una sensazione di calma, quasi di gioia: ho capito che niente succede per caso, che la vita è eterna e che per questo Bud la viveva con gioia. Sono certo che quando lo incontrerò mi verrà incontro con la sua sella in spalla e mi dirà “ma non abbiamo mai litigato”». Hill è entrato in Chiesa da un ingresso laterale per evitare l’assedio delle telecamere.
«Mio padre si definiva un dilettante di alto livello, ma per me era un campione» ha detto Giuseppe Pedersoli, che ha aperto i brevi interventi di omaggio. Il suo pensiero è andato anche a Terence Hill, seduto in prima fila insieme alla vedova di Bud Spencer, Maria: «Trinità e Bambino erano due fratelli. Con i loro film Terence e Bud ci hanno insegnato a non tradire mai i valori in cui credevano». Commoventi le parole delle figlie. Christiana: «Non hai mai avuto paura di nulla, dei dolori, dei giudizi della solitudine, neanche di questa morte che ti ha accolto mentre eri fra le nostre braccia. Eri un uomo libero come nessuno al mondo. Hai lasciato tanto amore, buon viaggio papà». E Diamante: «Sono fiera di averti avuto come padre, sono fiera di te, che fortuna averti incontrato». Ad aumentare le lacrime, uno stralcio della lettera firmata dalla moglie di Bud: «Godetevi le buone cose che vi possono capitare, io l’ho fatto, ora io vi abbraccio… e ancora una volta, “futtetenne”».
Uno striscione è stato esposto all’ingresso di Piazza del Popolo. Recitava: «Adesso vedrai che anche gli angeli mangiano fagioli». Una piccola banda e cinque coristi hanno chiuso la cerimonia intonando Dune Buggy, la celebre colonna sonora di Altrimenti ci arrabbiamo, e fan, amici e colleghi hanno quindi alzato il coro “Bul-do-zer! Bul-do-zer!”. Poi, solo applausi.
Sotto, una foto di Terence Hill al funerale. Per vedere la gallery completa, cliccate qui:
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