Terminator, James Cameron oggi non rifarebbe i suoi stessi film: «Mi si rivolta lo stomaco»
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Terminator, James Cameron oggi non rifarebbe i suoi stessi film: «Mi si rivolta lo stomaco»

E il motivo è lo stesso che, come ha dichiarato, lo ha portato a tagliare 10 minuti dal montaggio finale di Avatar - La Via dell'Acqua

Terminator, James Cameron oggi non rifarebbe i suoi stessi film: «Mi si rivolta lo stomaco»

E il motivo è lo stesso che, come ha dichiarato, lo ha portato a tagliare 10 minuti dal montaggio finale di Avatar - La Via dell'Acqua

terminator james cameron

Grazie a Avatar – La Via dell’Acqua, James Cameron è vicino a superare il miliardo di dollari di incasso al botteghino. Di nuovo! Un traguardo quasi sempre alla portata per il regista di Terminator e Titanic, che nonostante le quasi tre ore di film cerca di raggiungere l’ormai fatidica soglia dei due miliardi. E pensare, però, che il film poteva durare anche 10 minuti in più.

Ne ha parlato lo stesso Cameron durante un’intervista con Esquire Middle East, nel corso della quale è arrivato a dichiarare che non è sicuro che girerebbe di nuovo alcuni suoi film – come per esempio Terminator. Il motivo è lo stesso che lo ha portato a tagliare quei 10 minuti da Avatar 2: dal montaggio finale ha tolto scene in cui veniva mostrata violenza con le armi, un tema che lui stesso si è detto non più interessato a mostrare su grande schermo.

«Volevo liberarmi di alcune cose brutte, cercare un equilibrio tra luce e oscurità. Bisogna avere del conflitto, ovviamente. Violenza e azione sono la stessa cosa, dipende da come la si guarda. Questo è il dilemma di ogni filmmaker di azione e io sono conosciuto come tale» ha detto James Cameron. In un passaggio precedente dell’intervista, aveva appunto gettato lo sguardo alle spalle e ripensato al modo in cui ha messo in mostra quel tipo di violenza che ha voluto tagliare da Avatar – La Via dell’Acqua.

Ha detto: «Guardo indietro ad alcuni film che ho fatto e non so se vorrei rifarli adesso. Non so se vorrei feticizzare le armi, come ho fatto un paio di volte nei film di Terminator più di 30 anni fa, nel nostro mondo di oggi. Quello che sta succedendo con le armi nella nostra società mi fa rivoltare lo stomaco». Il riferimento è ovviamente ai tanti casi di cronaca nera che arrivano dagli Stati Uniti e non solo, in quei Paesi insomma in cui c’è minor controllo sul possesso ed uso delle armi.

James Cameron si è detto felice di vivere in Nuova Zelanda, «dove hanno messo al bando tutti i fucili di assalto due settimane dopo quel terribile massacro nella moschea di due anni fa» ha aggiunto. Terminator è senza dubbio un franchise ad alto tasso di azione, violenza ed armi: per un regista restio a mostrarle ancora tanto da tagliare 10 minuti di Avatar pur di non riproporre quelle immagini, oggi sarebbe effettivamente un problema. 

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Foto: MovieStills – Dave J Hogan/Getty Images

Fonte: Esquire Middle East

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