Chiunque, anche chi non è propriamente un appassionato di comics ha sentito parlare di Tiziano Sclavi, scrittore e fumettista che nel 1986 inventò quello che sarebbe stato uno dei personaggi più famosi e amati della letteratura italiana contemporanea: Dylan Dog.
Giancarlo Soldi, che aveva collaborato con Sclavi nell’adattamento cinematografico del suo romanzo Nero, realizza un documentario incentrato sulla storia personale dell’autore. Ne ripercorre quindi la carriera, fatta di luci e (molte) ombre, attraverso lunghe interviste a Sclavi stesso e alle persone che gli sono state professionalmente più vicine, da Bianca Pitzorno a Mauro Marcheselli, passando anche per Dario Argento.
Il film è realizzato con sincera cura ed eleganza, testimoniando il profondo affetto personale che lega il regista a Sclavi, omaggiato tra l’altro con uno stile visivo fortemente ispirato alle sue opere.
Nello scorrere della pellicola appare sempre più sconcertantemente chiaro come Sclavi sia figlio di quell’universo che lui stesso ha creato, composto da un’affascinante miscela di ansie, terrore e ironia; con ciò Soldi vuole rimarcare quanto sia difficile non solo separare, ma anche distinguere la personalità e la vita di Sclavi da quelle dei suoi personaggi.
Nessuno Siamo Perfetti è dunque un film formidabile incentrato su una figura che, a dispetto del successo straordinario delle sue opere ha sempre cercato di evitare ogni esposizione mediatica, rendendosi quasi invisibile.
Nonostante ciò Sclavi è ricordato e amato da diverse generazioni di lettori, perché come ricorda Bianca Pitzorno: “Lui si è preso sulle spalle l’angoscia di cui ha liberato noi.”
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