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The Acolyte è la serie di Star Wars “più gay” mai fatta? Arriva la replica per i fan

La definizione data da un giornalista ha scatenato il dibattito e non si è fatta attendere una risposta "ufficiale"

The Acolyte è la serie di Star Wars “più gay” mai fatta? Arriva la replica per i fan

La definizione data da un giornalista ha scatenato il dibattito e non si è fatta attendere una risposta "ufficiale"

acolyte gay

Da pochi giorni siamo tornati a esplorare una galassia lontana lontana e questa volta ci abbiamo trovato un po’ di arcobaleno. Siamo parlando di The Acolyte, la nuova serie di Star Wars con protagonista Amandla Stenberg e ambientata nell’epoca dell’Alta Repubblica. Le prime puntate hanno infatti già toccato alcuni temi LGBTQ+, tanto da spingere un giornalista a definirla “la serie di Star Wars più gay mai fatta“. Ma è davvero così?

Sul tema si è espressa Leslye Headland, show-runner del dramma con protagonisti alcuni Jedi intendi a indagare su misteriosi omicidi nelle fila dell’Ordine. Durante un’intervista, ha rivelato di aver riso di gusto per quella definizione, assieme alla star della serie (persona non binaria e omosessuale). «Mi ha sorpreso la domanda – ha detto -. Amandla e io siamo scoppiate a ridere perché quella è la nostra reazione immediata ad una domanda come quella».

Tuttavia, poi ha anche aggiunto: «Ad essere sincera, non so cosa significhi il termine gay in questo senso. Non credo di aver creato un contenuto queer con la Q maiuscola». Ma cosa ha spinto a etichettare The Acolyte così? Soprattutto una scena dei primi episodi, nella quale si scopre che le due gemelle protagoniste sono figlie di due madri, interpretate da Jodie Turner-Smith e Margarita Levieva.

Una parte del fandom si è sollevata contro questa scelta, definendo “lesbiche” le due madri e da qui puntando il dito contro il presunto politicamente corretto e la cultura woke della Disney che avrebbe portato a questa novità nell’universo di Star Wars. Le due vivono sul pianeta Brendok, dove usano la Forza in maniera diversa rispetto ai Jedi: «Sono in una società matriarcale. Come donna gay, sapevo che si sarebbe letto che la loro sessualità è queer, ma non ci sono nemmeno uomini nella loro comunità – puntualizza l’autrice -. Quindi una vicinanza tra loro due sarebbe stata naturale. Sembrava un’idea dettata dalla trama. Direi che è davvero riduttivo chiamarle lesbiche. Penso che significhi che non si sta prestando attenzione a questa storia».

The Acolyte, che nonostante le critiche e una ricezione non esattamente positiva ha fatto segnare nuovi record, è disponibile con un nuovo episodio ogni settimana su Disney+.

Fonte: THR

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