The Amazing Spider-Man 3, svelato il piano con cui Marvel Studios ha fermato la produzione del film
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The Amazing Spider-Man 3, svelato il piano con cui Marvel Studios ha fermato la produzione del film

Incluse un ritiro segreto tra produttori Marvel e un panino tirato addosso a Kevin Feige

The Amazing Spider-Man 3, svelato il piano con cui Marvel Studios ha fermato la produzione del film

Incluse un ritiro segreto tra produttori Marvel e un panino tirato addosso a Kevin Feige

spider-man marvel sony

Altro gustoso aneddoto dal libro The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe, che in questi giorni sta facendo emergere numerosi retroscena sull’universo cinematografico che ha sbancato il botteghino dell’ultimo decennio. Questa volta la storia riguarda Spider-Man e come Kevin Feige sia riuscito a riportare il personaggio nell’MCU.

Prima di Captain America: Civil War, infatti, i fan non avevano molte speranze: i diritti dell’Uomo Ragno appartenevano a Sony che stava portando avanti il suo universo scollegato, prima con la trilogia di Sam Raimi, poi con i due film di Marc Webb. Le cose però non stavano andando bene: non è un mistero che The Amazing Spider-Man 2 sia stato fatto più per assicurarsi di tenere i diritti del personaggio che per passione, e il risultato al botteghino e di pubblico ne ha rispecchiato le criticità.

Tuttavia stava comunque pensando di continuare a produrre film di Spider-Man con Andrew Garfield e come testimonia il finale del sequel era in cantiere un progetto sui Sinistri Sei. Qualcosa però è cambiato e quando i Marvel Studios hanno fiutato l’occasione è partito il piano per assicurarsi Spider-Man.

Nel libro si racconta di un “piano segreto” per portare l’eroe nell’MCU piuttosto che far continuare i piani Sony di The Amazing Spider-Man 3. Nel passaggio si legge:

«Con poco tempo da perdere, Feige ha annunciato la situazione da dentro o fuori: ogni produttore esecutivo ai Marvel Studios ha dovuto far parte di un ritiro segreto lungo due giorni in un hotel di Santa Monica affittato per l’occasione. Nessun altro ai Marvel Studios sapeva che cosa stessero facendo»

Poi, viene svelato: «In quella stanza, due domande sono state poste: se ci fosse stata l’opportunità di chiudere un qualche tipo di accordo con Sony, come avrebbe funzionato? E se fossero riusciti a ottenere un accordo per cinque film, quali storie avrebbero raccontato

Feige è poi riuscito a chiudere per 6 film – e a giudicare dalle parole di Tom Holland siamo in dirittura di arrivo –  ma non senza qualche altro momento di tensione. Quando il presidente degli Studios è andato a proporre l’idea a Amy Pascal, produttrice Sony di Spider-Man, non ha reagito benissimo:

«All’inizio ero molto risentita. Penso di aver iniziato a piangere e di averlo cacciato dal mio ufficio, o forse gli ho tirato un panino – non sono sicura di quale… Ma al quinto film di Spider-Man non stavamo dando nulla di nuovo. Dovevo essere onesta a riguardo: abbiamo cercato di essere diversi, abbiamo fatto cose diverse che forse non avremmo dovuto fare. Non eravamo più brillanti»

Da qui l’accordo con Kevin Feige, che a detta della Pascal è stato sempre molto rispetto del lavoro fatto in Sony. Un aneddoto che si conclude a favore del presidente degli Studios e il ritorno di Spider-Man nell’MCU: 3 film stand-alone, più Civil War e i due Avengers: Infinity War e Endgame. E ora? Quale sarà il destino del personaggio?

Foto: MovieStills – Emma McIntyre/WireImage

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