The Big Bang Theory aveva previsto uno dei migliori horror del 2020
telegram

The Big Bang Theory aveva previsto uno dei migliori horror del 2020

La serie con Jim Parsons si era resa protagonista di un'incredibile profezia

The Big Bang Theory aveva previsto uno dei migliori horror del 2020

La serie con Jim Parsons si era resa protagonista di un'incredibile profezia

The Big Bang Theory

Al centro di The Big Bang Theory, com’è noto a tutti gli appassionati della serie, ci sono quattro amici terribilmente affascinati da fumetti, film di fantascienza, programmi televisivi, giochi da tavolo, videogiochi e tutto ciò che riguarda la cultura pop.

Durante le 12 stagioni della serie comedy, Leonard, Sheldon, Raj e Howard hanno parlato, argomentato e teorizzato sui loro argomenti preferiti, dall’universo DC al franchise di Star Trek.

Da queste conversazioni sono scaturite un numero enorme risate per il spettatori, ma in un caso particolare, una discussione sulle tendenze dei film dell’orrore, si era concretizzata anche una previsione piuttosto sorprendente su L’uomo invisibile, il film che sarebbe arrivato cinque anni dopo.

Nell’episodio dell’ottava stagione The Maternal Combustion, andato in onda nel 2015, Raj e Howard stanno giocando ai videogiochi nel soggiorno di quest’ultimo. Howard solleva l’argomento dei film horror e delle loro icone, ricapitolando l’ultima tendenza nei mostri cinematografici. Spiega, ad esempio, che tempo fa tutto aveva a che fare con i vampiri: anche se non menziona alcun esempio, si riferisce sicuramente a franchise come Twilight, The Vampire Diaries, Dracula Untold e altri.

Poi, dopo i vampiri, Howard sostiene che il seguente successo degno di nota della cultura pop furono gli zombi, tendenza che divenne estremamente popolare grazie, in gran parte, a The Walking Dead. Ma Howard si chiede anche cosa succederà dopo vampiri e zombie, e Raj risponde: «Non abbiamo avuto un buon uomo invisibile da un po’ di tempo». All’epoca, questa battuta servì come preparazione per uno scherzo fatto a spese di Stuart, accusato di essere un perfetto uomo invisibile ogni volta che cerca di parlare con una donna.

Tuttavia, ciò che i fan non potevano sapere all’epoca era quanto sarebbe diventata accurata la previsione di Raj. The Invisible Man della Blumhouse è infatti uscito all’inizio di quest’anno: si tratta dell’adattamento in chiave moderna del romanzo L’uomo invisibile di H.G. Welles e reboot dell’omonimo adattamento del 1933. Nel film diretto da Leigh Whannell Cecilia (Elisabeth Moss) cerca di rifarsi una vita dopo che l’ex fidanzato (Oliver Jackson-Cohen), violento e sociopatico, si è suicidato. Ma la sua stabilità inizia a vacillare di pari passo al sospetto che l’uomo non sia effettivamente morto.

Il film, sebbene fosse stato realizzato con un budget piuttosto modesto di 7 milioni di dollari, è diventato un successo tanto di pubblico quanto di critica. Ha ottenuto infatti un punteggio del 91% su Rotten Tomatoes, ha accumulato oltre 130 milioni di dollari al botteghino e, dopo che la pandemia di coronavirus ha chiuso la maggior parte dei cinema, ha continuato a macinare dal punto di vista economico anche on demand. Il sequel tra l’altro è attualmente in lavorazione e L’uomo invisibile, dunque, potrebbe fungere da apripista per un franchise analogo a quelli di cui parlavano i personaggi di The Big Bang Theory nel dialogo cui accennavamo in precedenza.

The Big Bang Theory, andato in onda sulla CBS dal 2007 al 2019 con protagonisti Jim Parsons, Johnny Galecki, Kaley Cuoco, Simon Helberg, Kunal Nuyyar, Melissa Rauch e Mayim Bialik, è ora disponibile in America su HBO Max proprio come L’uomo invisibile

E voi, cosa ne pensate di questa curiosa e bizzarra profezia? Ditecelo nei commenti.

Fonte: CBR.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA