The Big Bang Theory, l’autore difende una delle scelte più controverse su Sheldon: «Era una responsabilità»
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The Big Bang Theory, l’autore difende una delle scelte più controverse su Sheldon: «Era una responsabilità»

Chuck Lorre ha parlato di uno degli aspetti più discussi dell'amato personaggio interpretato da Jim Parsons

The Big Bang Theory, l’autore difende una delle scelte più controverse su Sheldon: «Era una responsabilità»

Chuck Lorre ha parlato di uno degli aspetti più discussi dell'amato personaggio interpretato da Jim Parsons

Sheldon Cooper (Jim Parsons) in The Big Bang Theory

Il creatore di The Big Bang Theory, Chuck Lorre, è tornato a parlare di uno degli aspetti più controversi affrontati nella realizzazione dello show, ed in particolar modo nella caratterizzazione di uno dei suoi personaggi più iconici, ovvero Sheldon Cooper.

Fin dal suo esordio, i peculiari comportamenti del personaggio interpretato da Jim Parsons hanno dato vita ad accesi confronti tra i fan, i quali hanno messo al centro del discorso il disturbo dello spettro autistico manifestati dallo stesso Sheldon.

Secondo alcuni fan, la scelta di non rivelare apertamente la condizione di Sheldon sarebbe stata un’opportunità persa per la serie. Chuck Lorre ha infatti scelto di adottare un approccio diverso, affidando il tutto all’estro e all’inventiva di Jim Parsons senza specificare alcuna diagnosi.

Lo showrunner è tuttavia recentemente tornato ad affrontare la questione nel libro di Jessica Radloff, The Big Bang Theory: The Definitive Inside Story of the Epic Hit Series. In particolare, Lorre ha spiegato come non volesse dare alcuna etichetta a Sheldon, poiché ne sarebbe derivata la responsabilità di rappresentare la sua condizione nella maniera più autentica possibile:

«Non volevamo mettere un’etichetta su Sheldon, perché con questa scelta sarebbe derivata una responsabilità di autenticità… che dovrebbe essere rispettata. Penso che il non avere alcune etichetta abbia dato a Jim una grande libertà di recitare la parte come voleva, al contrario di quanto ci saremmo spinti a fare per una sindrome molto reale che può essere difficile da gestire e affrontare. […] L’ho davvero presa come se gli scrittori volessero celebrare e utilizzare alcuni aspetti di qualcuno sullo spettro, ma senza essere interessati a farsi carico della responsabilità che avrebbero sentito sulle spalle. Voglio dire, il solo curare la scienza in modo corretto è stato già di per se una responsabilità abbastanza grande

Il creatore di The Big Bang Theory ha poi lanciato un intrigante spunto di riflessione:

«Tuttavia, guardando al mondo in cui ci troviamo oggi, sarebbe stato necessario trovare qualcuno nello spettro che recitasse tale ruolo? Ora, detto questo, chi dice che io stesso non possa essere nello spettro in qualche modo?»

VI ricordiamo che The Bing Bang Theory è attualmente disponibile in streaming su Netflix.

Cosa ne pensate delle parole di Chuck Lorre? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: CBS

Fonte: FandomWire

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