Da qualche giorno è scoppiato il caso The Blind Side: nel 2009 il film scritto e diretto da John Lee Hancock è stato acclamato dalla critica, ha portato Sandra Bullock a vincere un premio Oscar come miglior attrice e raccontato la “vera” storia di Michael Oher, giocatore della NFL dal burrascoso passato e apparentemente salvato dalla famiglia adottiva. A quanto pare, però, le cose non sarebbero andate affatto così.
Michael Oher ha infatti sporto denuncia nei confronti di Leigh Anne e Sean Tuohy, la coppia che lo ha strappato da un quartiere povero e lo ha messo in condizione di diventare una star del football. Nel film viene affrontata la questione della presunta bontà delle loro azioni, un aspetto tornato ora tristemente al centro dell’attenzione. Oher sostiene infatti che la famiglia adottiva lo abbia ingannato a firmare alcuni documenti: pensava riguardassero l’adozione, invece ha garantito loro lo sfruttamento di diritti commerciali e di immagine. Compresi quelli del film, a quanto pare. Oher ha rivelato infatti di non aver visto nulla dalla produzione del film che racconta la sua vita, milioni di dollari andati tutti direttamente alla famiglia Tuohy secondo l’accusa.
L’oggi 37enne avrebbe scoperto tutto poco tempo fa, quando si è reso conto di essere rimasto senza un soldo ma soprattutto di non avere davvero nessun legame familiare con i Tuohy. Per questo motivo, ora sta chiedendo ai giudici di porre fine al guardianato che garantirebbe loro lo sfruttamento di diritti legati addirittura al suo nome.
Sul caso ora si è espresso anche Quinton Aaron, l’attore che ha interpretato Oher in The Blind Side. Con una lettera, ha affrontato le vicende che riguardano il personaggio reale, rivelando al contempo un dettaglio abbastanza disturbante che mette l’intero film sotto una luce ben diversa. Al Daily Mail ha detto:
Non sto dando la colpa a nessuno o dicendo che qualcuno avrebbe dovuto farlo, o qualcuno avrebbe dovuto essere lì. Sto solo dicendo che in una situazione come questa e per evitare che qualcosa di simile accada di nuovo, penso che tutte le parti che sono rilevanti alla storia devono essere coinvolte nella realizzazione dall’inizio alla fine.
È pazzesco, non so davvero come esprimerlo a parole. Non so personalmente nulla di questo, sono venuto a saperlo quando ho visto gli articoli ieri. Ma avendo incontrato entrambe le parti, ovviamente sono devastato per la situazione. Ero convinto, come tutti, che la famiglia fosse stata buona con lui per tutti questi anni. Quindi è stato straziante vedere quell’articolo e le mie preghiere vanno a tutti. Spero possano arrivare a una sorta di risoluzione che sistemi le cose.
Sandra [Bullock] ha appena subito una perdita e tutto il resto, quindi sono abbastanza sicuro che probabilmente stia cercando di rimanere fuori dai riflettori e di gestire la sua situazione come meglio sa. Ho sentito alcune cose piuttosto inquietanti che la gente diceva su lei, e io non ci sono dietro. Lasciatela in pace.
Quinton Aaron ha anche raccontato di aver conosciuto il vero Michael Oher quattro anni dopo l’uscita del film e di aver visto solo la famiglia Tuohy sul set durante la produzione. Un dettaglio a suo modo incredibile, che mette in dubbio la preparazione del personaggio: come è possibile raccontare la storia di una persona realmente esistita e ancora molto viva, senza neppure coinvolgerla?
Le dichiarazioni dell’attore alimentano le accuse della star NFL nei confronti della famiglia adottiva e fanno pensare che Oher sia stato tenuto lontano dal set di proposito, forse sfruttando proprio quegli accordi che gli avrebbero fatto firmare con l’inganno. Una vicenda molto brutta sotto tutti i punti di vista e che, a quanto pare, verrà risolta in tribunale.
Foto: MovieStills
Fonte: Daily Mail
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