Tra i personaggi più rappresentati nella storia dei cinecomic e del cinema in generale, c’è sicuramente il Joker. Ogni prodotto dell’universo DC sembra naturalmente portato a confrontarsi con il Pagliaccio di Gotham, nemesi di Batman cui sono state date molte diverse origini. Oltre a quella recente che è valsa l’Oscar a Joaquin Phoenix, i fan mettono spesso al primo posto la versione di Heath Ledger in The Dark Knight, quella che secondo una teoria nasconde un segreto in grado di cambiare drasticamente la percezione del personaggio.
Villain assoluto e definitivo del secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan, parte del fascino del Joker del compianto attore è il mistero più assoluto sulle sue origini: lui stesso racconta alcune storie di violenza domestica, ma ogni volta cambia i dettagli ed è quindi impossibile dire con certezza chi sia in realtà l’anarchico nemico di Batman. Secondo alcuni fan, però, ci sono degli indizi validi per elaborare una teoria divenuta celebre nel corso degli anni: Joker è in realtà un veterano della guerra in Iraq.
Uscito nel 2008, il film di Nolan è storicamente inserito in un periodo molto delicato: gli Stati Uniti erano in guerra con il paese mediorientale dal 2003, in uno scenario bellico che ha fatto seguito agli attentati dell’11 settembre 2001 e il sospetto che l’Iraq e il suo leader Saddam Hussein fossero collusi con Al-Qaeda e Osama Bin Laden. È plausibile quindi che tutto questo sia finito con l’influenzare la costruzione dello storico personaggio DC? A sostegno della teoria ci sono alcuni indizi da The Dark Knight.
Il primo, è l’approfondita conoscenza del Joker di Heath Ledger in materia di esplosivi e armi da fuoco: secondo i fan, questa è la dimostrazione che ha ricevuto un addestramento miliare e che fosse un combattente eccezionale. Non solo: nel suo celebre monologo sul caos fatto ad Harvey Dent, il personaggio dice che «Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano»; il riferimento ai soldati, ha fatto quindi pensare che Joker stia parlando di qualcosa di personale. La teoria suggerisce non solo che il nemico di Batman sia un veterano della guerra in Iraq, ma anche uno che soffre di PTSD, ovvero disturbo post traumatico da stress: quelle cicatrici sul volto assumono così un origine più drammatica e spiegherebbero la sua follia.
A tutto questo si aggiunge l’analisi di Patton Oswalt, celebre attore che nel 2018 ha condiviso una sua teoria sul Joker: «Ho appena riguardato The Dark Knight e ho pensato una cosa sul Joker: e se non solo fosse un ex militare, ma un ex intelligence? Specificamente addetto agli interrogatori». Il motivo, spiega la star, arriva dalla scena con Batman: «Sembra molto bravo in quel genere di giochini mentali alla base degli interrogatori professionali […] Il modo in cui aggiusta la sua personalità e i metodi in base a chi sta parlando, sapendo esattamente la reazione che otterrà».
Che cosa ne pensate? La teoria su Joker veterano di guerra regge? È possibile che il dettaglio non sia stato reso manifesto perché avrebbe leso l’immagine dei soldati americani, ma che sia questa la motivazione alla base della follia del personaggio? Fatecelo sapere nei commenti.
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Fonte: ScreenRant
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