The Decameron è davvero la nuova Bridgerton? Le differenze tra le due serie Netflix
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The Decameron è davvero la nuova Bridgerton? Le differenze tra le due serie Netflix

Messi in relazione soprattutto per quanto riguarda la componente hot, i due show hanno punti in comune ma, soprattutto, divergenze

The Decameron è davvero la nuova Bridgerton? Le differenze tra le due serie Netflix

Messi in relazione soprattutto per quanto riguarda la componente hot, i due show hanno punti in comune ma, soprattutto, divergenze

Collage The Decameron Bridgerton

The Decameron, serie tv approdata quest’oggi su Netflix, è una dark comedy ambientata a metà del XIV secolo che rilegge in maniera inedita la celebre opera di Boccaccio. Nonostante fin da subito sia stata associata a Bridgerton, soprattutto per la presenza di numerose scene piccanti, le due serie Netflix non potrebbero essere più diverse. Anche se entrambi i progetti sono ambientati in precise epoche storiche, quella Regency per la prima e il Medioevo per la seconda, differiscono notevolmente per tono, genere e ambientazione storica.

Il materiale di partenza di The Decameron si distingue nettamente da quello del period drama: nel primo caso, ci troviamo di fronte a un ibrido tra comedy, satira e dark humor a sfondo medievale, dal tono molto diverso rispetto a Bridgerton, che non può di certo essere etichettata come una commedia. La serie si svolge nel 1348 a Firenze, al culmine della peste bubbonica e segue le vicende di un gruppo di ricchi nobili e i loro servitori che si rifugiano in quarantena in una villa di campagna mentre l’epidemia dilaga: qui, la combinazione di personalità esuberanti, temi scabrosi e mezzi di sopravvivenza ridicoli dà vita a una storia esilarante. Kathleen Jordan, creatrice della serie, descrive The Decameron come una serie di «brevi racconti arrapanti», mentre la star Jessica Plummer lo paragona a un Love Island dell’epoca, che ricalca tutte le consuetudini dei reality tv, tra drama, sesso e follie di ogni genere.

Per quanto riguarda la collocazione temporale, la serie ispirata alla raccolta di novelle di Boccaccio si svolge quasi 500 anni prima di Bridgerton: è infatti ambientata a metà del 1300, durante la peste nera. La timeline dello show Netflix va invece dall’inizio del 1810 al 1815, quando ha luogo la terza stagione, mentre gli eventi del prequel La Regina Carlotta: Una storia di Bridgerton sono circoscrivibili al 1761.

Analizzando le tematiche trattate dalle due serie, troviamo invece svariati punti in comune: Bridgerton è focalizzata sulle differenze tra classi sociali, i ruoli di genere e le aspettative della società, in particolare relativamente alla vita aristocratica e al mercato matrimoniale e le rigide strutture sociali del periodo della Reggenza sono spesso criticate nel corso della narrazione. Allo stesso modo, The Decameron è un’opera satirica sulla morale e sui comportamenti delle diverse classi sociali, che prende in giro i vizi e gli orpelli dei nobili.

Veniamo alla componente hot: la serie ambientata in epoca Regency è decisamente salita di livello con la terza stagione: chi può dimenticare la scena della carrozza? D’altro canto, dopo essere stato descritto come un «Love Island ai tempi d’oro», neanche The Decameron ha intenzione di tirarsi indietro dalla messa in scena di momenti piccanti, con la promessa di parecchie «avventure a base di vino». A questo proposito, l’attrice Tanya Reynolds ha ammesso a The News Movement che è stato «molto diverso» girare le scene di sesso di The Decameron in cui il suo personaggio, Licisca, ha rapporti intimi con un uomo. Nella celebre Sex Education, ha infatti interpretato la stravagnte Lily Iglehart, ossessionata dagli alieni e fidanzata con una ragazza, Ola Nyman.

Definito un dramedy storico in stile soapThe Decameron ci porta nella Firenze del 1348, flagellata dalla peste. Qui, un gruppo di nobili, con servitù al seguito, accetta l’invito di rifugiarsi in una grande villa nella campagna toscana, dove attende la fine della pestilenza. Chiaramente, la situazione non tarderà a sfuggire di mano: le convenzioni sociali si sgretolano progressivamente e il soggiorno immerso nel vino e nell’eros si trasformerà in una lotta per la sopravvivenza.

Nel cast della serie tv troviamo Tony Hale nei panni di Sirisco, l’amministratore di Villa Santa; Zozia Mamet come Pampinea, la futura signora della villa dall’aspetto molto curato, dietro il quale cela solitudine e insicurezza; Tanya Reynolds veste invece i panni della serva Licisca. A nutrire l’ensemble di The Decameron anche Chadha-Patel nel ruolo del medico Dioneo; Saoirse-Monica Jackson in quello di Misia, la serva di Pampinea; Leila Farzad nella parte della saggia Stratilia. Infine, Karan Gill è Panfilo, membro di un importante famiglia politica di Firenze; Dougie McMeekin è il nobile Tindaro; Jessica Plummer è la viziata Filomena, unica erede della sua famiglia; Lou Gala è Neifile.

Avete già recuperato la nuova serie Netflix? Fatecelo sapere nei commenti!

Fonte: ScreenRant

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