Sandro Parenzo, presidente di Cde-Videa, la casa di distribuzione di The Hurt Locker, il film di Kathryn Bigelow candidato (come Avatar) a nove premi Oscar, ha rilasciato al Corriere della Sera di sabato dichiarazioni polemiche sulla Mostra del Cinema di Venezia del 2008: il festival presentò la pellicola in concorso, ma non le conferì alcun riconoscimento importante (il film si portò a casa dalla Laguna “solo” premi collaterali). Per Parenzo quella di sottovalutare il film fu una scelta offensiva per la regista («La Bigelow rientrò negli Stati Uniti giurando che non avrebbe mai più messo piede a Venezia in tutta la sua vita e in tutta la sua carriera») e poco lungimirante per la Mostra stessa («Se continua così la Mostra Cinematografica di Venezia diventerà un cineclub per pochi intimi che premierà sconosciuti registi tailandesi… La vera industria, quella americana, non ne vorrà più sapere niente»). Parenzo rivolge le sue maggiori perplessità alla Giuria del Lido: «Venezia ha cestinato un film che ora potrebbe valere nove Oscar. C’è qualcosa che non funziona lì alla Mostra o sbagliano i votanti dell’Academy?».
© RIPRODUZIONE RISERVATAThe Hurt Locker, la polemica
Il film di Kathryn Bigelow candidato (come Avatar) a nove premi Oscar venne "snobbato" a Venezia 2008