The Idol: la serie di Sam Levinson scalda Cannes, tra sesso esplicito e scene scandalo. Il racconto
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The Idol: la serie di Sam Levinson scalda Cannes, tra sesso esplicito e scene scandalo. Il racconto

La nuova serie del creatore di Euphoria vede Lily-Rose Depp nei panni di Jocelyn, una stella del pop uscita da una crisi psicotica dopo la morte di sua madre. Accanto a lei, nel cast, la popstar The Weekend nel ruolo del leader di un moderno culto

The Idol: la serie di Sam Levinson scalda Cannes, tra sesso esplicito e scene scandalo. Il racconto

La nuova serie del creatore di Euphoria vede Lily-Rose Depp nei panni di Jocelyn, una stella del pop uscita da una crisi psicotica dopo la morte di sua madre. Accanto a lei, nel cast, la popstar The Weekend nel ruolo del leader di un moderno culto

Al 76° Festival di Cannes è arrivato il momento di The Idol, la nuova serie “scandalosa” creata da Sam Levinson (autore di Euphoria), piena di elementi sessualmente espliciti e destinata a far parlare molto di sé per via delle molte sequenze pruriginose ed alto tasso erotico. Già negli scorsi mesi sono emersi alcuni report in merito: secondo alcuni membri della troupe citati da Rolling Stone, dopo il cambio di gestione creativa (Levinson è subentrato a Amy Seimetz), la serie sarebbe diventata «una fantasia di stup*o che qualsiasi maschio tossico vorrebbe vedere in uno show».

The Idol, nata da un’idea del creatore di Euphoria Sam Levinson e Abel “The Weeknd” Tesfaye e che uscirà in Italia il prossimo 5 giugno su Sky e NOW, ha goduto sulla Croisette dell’anteprima di due dei suoi sei episodi, e, come spesso accade in questi casi, i contenuti spinti hanno cannibalizzato la discussione intorno al prodotto: si parla già di nudità, fluidi corporei sul viso di Lily-Rose Depp in contesto da revenge porn, masturbazione con cubetti di ghiaccio e un campionario di adulatori in perfetto stile hollywoodiano. 

Sam Levinson al photocall di Cannes 76. Foto: Pascal Le Segretain/Getty Images

Questa mattina, in conferenza stampa, Levinson ha spedito al mittente le accuse di una lavorazione sfuggita di mano, tra riscritture della sceneggiatura all’ultimo minuto, budget impazziti e clima tossico sul set: «Quando mia moglie mi ha letto l’articolo l’ho guardata e ho detto: “Penso che stiamo per avere il più grande spettacolo dell’estate“. Sapevamo di realizzare uno show provocatorio. L’articolo però mi è sembrato completamente estraneo».

The Idol vede l’attrice e figlia di Johnny Depp Lily-Rose nei panni di Jocelyn, una stella del pop uscita da una crisi psicotica dopo la morte di sua madre. Mentre prova a realizzare un nuovo album e fare un tour, si reca in uno squallido club di Hollywood per sfogarsi ed è proprio lì che incontra Tedros, il personaggio interpretato dal popstar dal successo planetario The Weeknd, leader di un moderno culto che rivelerà ambizioni smodate sulla carriera dell’artista: a detta del suo interprete, un Dracula pronto a vampirizzarla

Foto: Dominique Charriau/WireImage

The Weekend ha aggiunto che lui e Levinson miravano a «creare qualcosa di speciale, qualcosa di divertente, per far ridere la gente, far incazzare alcune persone». A sostegno di Levinson si è schierata anche Lily-Rose Depp, che tornando sull’articolo cui si accennava poco sopra, ha detto: «È sempre un po’ triste e scoraggiante sentire cose meschine e false dette su qualcuno a cui tieni. Non rifletteva affatto la mia esperienza».

«Volevo creare una fantasia oscura e contorta sull’industria musicale – ha detto The Weekend – Prendere tutto quello che so su di essa e incrementarlo. Viviamo in un mondo molto sessualizzato. Soprattutto negli States, l’influenza della pornografia è forte nella psiche dei giovani. Lo vediamo nella musica pop. Quando hai un personaggio che ha un forte senso di sé e un forte sé sessuale, finisci per sottovalutarlo. Se ho mai conosciuto un personaggio di nome Tedros? Non credo, ca**o». Battuta, quest’ultima, alla quale Levinson ha risposto: «Anche perché se l’avessi fatto non saresti qui»

Nella serie si fa riferimento anche al rapporto dei media con certe icone del pop, come Britney Spears. Levinson ha negato però ogni riferimento specifico alla cantante di Toxic, definendola «una delle più grandi pop star di tutti i tempi»: «Non cercavamo di raccontare una storia su una popstar in particolare. L’idea era più osservare come il mondo percepisce le popstar e la pressione che esercita su di loro».

Foto: Stephane Cardinale – Corbis/Corbis via Getty Images

Foto: Getty (Dominique Charriau/WireImage)

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