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The Idol, una star attacca le femministe per le critiche alla serie: «Andate a farvi fo**ere»

L'attrice ha voluto sfogarsi contro le accuse di maltrattamenti alle interpreti dello show di Sam Levinson: ecco le sue parole

The Idol, una star attacca le femministe per le critiche alla serie: «Andate a farvi fo**ere»

L'attrice ha voluto sfogarsi contro le accuse di maltrattamenti alle interpreti dello show di Sam Levinson: ecco le sue parole

the idol

L’attrice di The Idol Jane Adams, in una recente intervista concessa a Vanity Fair, ha attaccato le critiche femministe rivolte alla serie HBO, secondo le quali lo show avrebbe “sfruttato” le sue interpreti Lily-Rose Depp, Da’Vine Joy Randolph e la stessa Adams.

«Ciò che è sorprendente per me è che nessuno ascolta, non ho mai visto prima in tutta la mia un così ostinato “Ci rifiutiamo di cambiare la narrazione – ha detto Adams – Voglio dire soprattutto a tutte le femministe: “Andate a farvi fo**ere“. Tutte queste donne con cui sto lavorando parlano della loro esperienza e voi non le state ascoltando. Non state ascoltando!».

Adams recita in The Idol nei panni di Nikki Katz, dirigente di un’etichetta discografica che lavora con la popstar Jocelyn, interpretata da Lily-Rose Depp. Il prodotto, accolto assai negativamente dalla critica, ha generato molte polemiche ancor prima che la serie debuttasse su HBO, con accuse di misoginia e “sfruttamento” delle attrici per le sequenze più spinte, anche se le dirette interessate hanno categoricamente smentito tale scenario, dicendo di essersi sentite al sicuro sul set. Depp, in particolare, ha definito il co-creatore della serie Sam Levinson, già autore dell’acclamata Euphoria per HBO, il miglior regista con cui abbia mai lavorato, confermando di essersi sentita ascoltata e rispettata durante le riprese.

Jane Adams The Idol

Jane Adams in The Idol. Foto: Eddy Chen

«Adoro lo show – ha aggiunto Adams a Vanity Fair – In questi giorni, con certe persone, devi quasi scusarti quando non ti piace qualcosa o ami qualcosa. Non mi interessa più. Questa è una cosa positiva dell’essere una donna dai capelli grigi: è quasi come se avessi il permesso di non preoccuparmi. La libertà di parola è la libertà di offendere, punto. La cosa più divertente, per me, è offendere un gruppo di persone qualunque cosa tu faccia».

Foto: MovieStills

Fonte: Vanity Fair

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