The Last of Us, l’acclamata serie targata HBO tratta dall’omonimo videogioco, si prepara a tornare nuovamente sul piccolo schermo con l’attesissima seconda stagione in arrivo ad aprile. I nuovi episodi continueranno a mostrarci le peripezie di Ellie e Joel dopo un consistente salto temporale in avanti, tuttavia promettono di porre rimedio ad uno dei (pochi) maggiori “errori” commessi nella stagione d’esordio apportando una piccola ma sostanziale rivisitazione di quanto stabilito in precedenza.

Secondo quanto rivelato dal co-creatore e showrunner Neil Druckmann in un panel del SXSW Film Festival, sarà messo in atto un vero e proprio retcon di un importante dettaglio della prima stagione che rappresentava a sua volta una deviazione significativa della lore del videogioco:

«Nella prima stagione abbiamo introdotto questa cosa nuova che non era nel gioco, questi viticci che si propagano. E quella era una forma. Invece in un frame che avete visto nel trailer, potete vedere delle cose nell’aria.»

Insomma, Druckmann ha ufficialmente confermato l’introduzione delle spore nella serie, i letali nemici invisibili ancora più pericolosi degli infetti. Il co-creatore della serie Craig Mazin ha poi aggiunto: «Volevamo davvero capire come introdurle, e ancora una volta, tutto deve essere drammatico. Ci doveva essere un motivo davvero drammatico per presentarle. E ora c’è.»

Ma perché questa scelta? Le spore sono fondamentali nell’universo di The Last of Us, dal momento che sono state il principale fattore ad aver veicolato l’infezione fungosa. Nella serie HBO queste lasciano il posto ai viticci, i quali costituiscono la rete di comunicazione della rete fungosa. Visivamente si è trattato di una scelta più che indovinata, la quale nasconde tuttavia una ragione molto più pratica. Se la prima stagione avesse presentato le spore, i personaggi avrebbero infatti dovuto indossare per lunghi periodi le maschere protettive proprio come nei titoli videoludici, cosa che avrebbe potuto impattare la recitazione delle star coinvolte.

Il ritorno delle spore è stato spiegato da Druckmann con il sempre maggior numero di infetti e della sempre maggiore varietà presentata da quest’ultimi, un’escalation favorita proprio dalla presenza delle spore, diventate ora il principale vettore del fungo Cordyceps che ha continuato ad evolversi ed adattarsi.

Al momento non possiamo sapere se possano sussistere altre ragioni narrative dietro questa scelta creativa, tuttavia per scoprirlo non ci rimane che attendere il debutto della seconda stagione di The Last of Us in arrivo su Sky e in streaming su NOW a partire dal 13 aprile.

Quanto attendete la seconda stagione della serie? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: HBO

Fonte: Slashfilm