The Last of Us, Bella Ramsey non ne può più di rispondere alla stessa domanda su Ellie
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The Last of Us, Bella Ramsey non ne può più di rispondere alla stessa domanda su Ellie

La star della serie HBO riceve sempre la stessa domanda sulla seconda stagione (e non è quella che immaginate)

The Last of Us, Bella Ramsey non ne può più di rispondere alla stessa domanda su Ellie

La star della serie HBO riceve sempre la stessa domanda sulla seconda stagione (e non è quella che immaginate)

Ellie (Bella Ramsey) in The Last of Us

Dopo il successo improvviso nei panni di Lyanna Mormont nel Trono di spade, la fama di Bella Ramsey è aumentata esponenzialmente grazie all’interpretazione di Ellie in The Last of Us. Un ruolo che, però, ha portato con sé una serie di difficoltà non da poco, non ultime le aspettative di tutti coloro che si erano già appassionati alla Ellie del videogame.

Tuttavia, sembra che al momento questo sia uno dei problemi minori per Ramsey. Durante un’intervista per Heart Radio, l’interprete ha rivelato che la domanda per la quale prova maggiore frustrazione è legata al time skip tra la prima e la seconda stagione. «Sono tre settimane che faccio interviste per questa serie, e la domanda che mi viene fatta più spesso è: “Dunque, Bella, Ellie aveva 14 anni nella prima stagione e ora ne ha 19. Che preparazione hai svolto per interpretarla dopo cinque anni?», ha rivelato.

«Ma io non so che dirvi! Non c’è nulla da dire! – ha protestato Ramsey -. Sono più grande ed è più grande anche lei. Mi verrà posta questa domanda probabilmente ogni giorno, perciò chiedo scusa in anticipo: nulla contro chi mi chiede questa cosa, ma è un po’ seccante».

Il pensiero delle critiche è sicuramente secondario per la star di The Last of Us, che pure ha dovuto affrontare numerosi commenti negativi da parte degli hater. Per proteggersi, Ramsey ha scelto di cancellare i suoi profili social e di non leggere le opinioni online. «Mentre mi allenavo per la seconda stagione ho sviluppato una sorta di fissazione per l’aspetto di Ellie nel gioco, soprattutto per la sua statura e per la definizione dei suoi muscoli. Io non le somiglio affatto, il mio corpo non è fatto in quel modo», ha raccontato a The Hollywood Reporter. Per fortuna, dalla sua parte c’era Craig Mazin, il co-creatore di The Last of Us: «Non ha mai posto alcuna aspettativa su di me, riguardo l’aspetto fisico. Voleva solo che sembrassi forte, e mi ha incoraggiato a esprimerlo con i movimenti, la postura e la sicurezza. Sicuramente per me è stata una sfida non fissarmi troppo sull’assomigliare a un personaggio fatto al computer».

Un sentimento condiviso anche dall’altro co-creatore, Neil Druckmann, che a febbraio ha dichiarato: «Nel gioco, era importante che Ellie e Abby fossero diverse. Ellie doveva apparire più piccola, mentre Abby era più brutale e faceva leva sulla forza fisica. Ma questo non è così importante in questa versione della storia, perché non ci saranno così tanti momenti violenti. Ci concentreremo più che altro sul dramma […]. Avevamo bisogno di qualcuno che potesse davvero catturare l’essenza di questi personaggi. Cose come: “Le loro sopracciglia o il loro naso o il loro corpo somigliano esattamente al personaggio del gioco?” erano davvero in fondo nella scala delle priorità».

Fonte: CBR, CBR

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