Nell’adrenalinico finale della seconda stagione di The Recruit assistiamo alla sorprendente e tragica dipartita di un personaggio le cui vicende sono legate a doppio filo a quelle del protagonista interpretato da Noah Centineo.
Si è trattato indubbiamente di un colpo di scena piuttosto inaspettato che ha suscitato più di una discussione tra i fan di The Recruit, e che nelle ultime ore è finito al centro di un chiarimento da parte dello showrunner e creatore della serie, Alexi Hawley. Quest’ultimo ha infatti confermato che tale personaggio non è destinato a tornare nelle prossime stagioni della serie, rendendo di fatto la sua morte definitiva. Tuttavia, sembra esserci una spiegazione molto precisa circa questa scelta.
ATTENZIONE!
Seguono spoiler sulla seconda stagione di The Recruit
Come sappiamo, tanto nella prima quanto nella seconda stagione la serie ci mostra Angel Parker nel ruolo di Dawn, la quale al culmine di una disperata lotta per redimersi perde la vita nel finale della seconda stagione. In una recente intervista a TVLine, Hawley ha parlato del passato del personaggio e dell’importanza della sua fatale lotta con Nichka, interpretata da Maddie Hasson:
«La storia di Dawn è tragica. […] In pratica stava derubando la CIA, creando falsi asset e prendendo i soldi che dovevano essere pagati. Questa intera stagione è stata per lei una corsa continua per cercare di ripulire le sue tracce e tornare nelle grazie della CIA.»
La morte di Dawn secondo Hawley aveva anche un ulteriore scopo, ricordando al pubblico che, con una posta in gioco sempre più alta per tutti personaggi, nessuno di essi può davvero essere considerato intoccabile:
«Alla fine, si è imbattuta in un ostacolo che non poteva superare. […] Avere dei momenti come quello in cui Dawn viene uccisa è molto importante all’interno della storia, ma è anche importante faccia pensare al pubblico ‘Oh m**da, nessuno di loro è davvero al sicuro!‘»
L’ultimo passaggio di Hawley è poi incentrato su alcune considerazioni sul protagonista Owen Hendricks, giovane avvocato della CIA che si ritrova coinvolto in prima persona in missioni sul campo:
«È un personaggio difettoso. È un ragazzo giovane ed egoista. E lui è super bravo a giustificare le decisioni che prende. Lo fa per la giusta ragione, ma spesso attirano dentro persone che finiscono per farsi male. Volevamo davvero vederlo crescere in questa stagione. Questo lavoro alla CIA non è come andare al college o alla facoltà di legge. Ci sono conseguenze reali alle sue azioni, e per noi era importante mostrare come lui stesse avendo a che fare con questo aspetto. Non è solo divertimento. La gente viene uccisa.»
Le due stagioni di The Recruit sono attualmente disponibili su Netflix.
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Foto: MovieStillsDB
Fonte: TVLine
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