The Space Cinema, visioni anche per non udenti
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The Space Cinema, visioni anche per non udenti

Oggi è stata presentata a Roma l’iniziativa “Leggi il film”, dove sono state inaugurate 10 sale del circuito The Space Cinema che proietteranno film per non udenti

The Space Cinema, visioni anche per non udenti

Oggi è stata presentata a Roma l’iniziativa “Leggi il film”, dove sono state inaugurate 10 sale del circuito The Space Cinema che proietteranno film per non udenti

Visioni di film per tutti, anche per i non udenti. In 10 sale The Space Cinema di tutta Italia sin da oggi, grazie all’applicazione Movie Reading (ideata dalla società Universal Multimedia Access), anche gli spettatori non udenti potranno vedere i film leggendo i sottotitoli con l’ausilio di un tablet, messo a disposizione gratuitamente, da Samsung. «Non servono modifiche alle pellicole», ha spiegato Carlo Caffarella, amministratore delegato di Universal Multimedia Access, «né posti a sedere abilitati. Chi è già dotato di smartphone, tramite un app scaricata dal sito di Samsung, potrà sincronizzare il tablet alla proiezione. Per chi non ne è dotato, Samsung fornisce ogni cinema di tablet per i non udenti. Abbiamo creato un brevetto mondiale che esportermo all’estero, a partire dagli Stati Uniti, dove lo 0,91% delle sale proietta film per non udenti. Forse già da agosto lo spettatore potrà avere a disposizione occhiali trasparenti dove sarà possibile tramite la sincronizzazione con il tablet, leggere i sottotitoli sulle lenti».

«Quando c’è stata offerta questa opportunità», ha sottolineato Giuseppe Corrado, amministratore delegato di The Space Cinema,«l’abbiamo colta al volo perché è in linea con il nostro indirizzo strategico, ovvero rendere The Space Cinema, il circuito di tutti. Questa è un’opportnità di intrattenimento per tutti, senza alcuna discriminazione». “Leggi il film”, che riunisce tre società come Universal Multimedia Access, The Space Cinema e Samsung Italia, ha il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, insieme alla collaborazione del Ministero delle Pari Opportunità e dei Beni Culturali. «E’ un’iniziativa importante», ha aggiunto Nicola Borrelli, direttore generale Cinema del ministero dei Beni Culturali durante la conferenza stampa, «che va a colmare un’importante lacuna dell’esercizio, attraverso un strumento agevole e incisivo».

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