The Walking Dead 3, season finale da record: leggi la recensione
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The Walking Dead 3, season finale da record: leggi la recensione

Welcome to the Tombs chiude col botto la terza stagione della serie a base di zombie della AMC

The Walking Dead 3, season finale da record: leggi la recensione

Welcome to the Tombs chiude col botto la terza stagione della serie a base di zombie della AMC

Welcome to the Tombs ha chiuso nel migliore dei modi la terza stagione di The Walking Dead:  andato in onda la domenica di Pasqua sul canale cable AMC, l’episodio ha infatti registrato il record d’ascolti assoluto dell’intera serie, con 12,4 milioni di spettatori (di cui 8,1 milioni tra i 18 e i 49 anni), che hanno superato i 12,3 milioni della midseason premiere del febbraio scorso (l’ultima puntata della seconda stagione era stata vista da 9 milioni di spettatori). [Attenzione Spoiler] In questa attesa season finale, il gruppo di Rick e quello del Governatore si preparano alla guerra. Se da una parte Philip scopre il tradimento di Milton, dall’altra l’ex sceriffo crede che sia meglio fuggire ed impedire quindi che avvenga una carneficina. Mentre Andrea cerca di liberarsi dalla prigionia prima che Milton diventi uno zombie, il Governatore assalta comunque la Prigione nonostante Tyresse lo avesse messo in guarda. Rick però ha confezionato un piano a regola d’arte che mette in fuga la squadra di Philip, ma quando torna a Woodbury per salvare Andrea, troverà un’amara sorpresa ad attenderlo. Tutti i rifugiati di Woodbury fuggono dalla città, e per Rick e tutto il resto del gruppo avrà inizio un nuovo e difficile capitolo per la lotta alla sopravvivenza.

Welcome to the Tombs è sicuramente il degno finale per questa sfavillante terza stagione di The Walking Dead. Sembrava che nelle ultime settimane la serie della AMC avesse perso un po’ della sua verve, ma con questo episodio si riscatta pienamente. Tra la furia quasi delirante del Governatore e la presa di coscienza di Andrea dei proprio errori, la puntata ripropone in grande stile la ricetta che ha reso celebre la serie, fatta di azione ad alti livelli alternata a momenti più introspettivi. Una conclusione di grande impatto visivo ed emotivo quindi, che pur lasciando una porta aperta sul destino di tutti i personaggi, riesce a soddisfare le aspettative del pubblico, anche se già si fa attendere la quarta stagione di quello che in appena tre anni è diventato un autentico fenomeno televisivo.

Momento Up: il Governatore che attacca la prigione

Momento Down: la resa di Andrea

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