«Ci sono dei personaggi così interessanti che saremmo degli idioti se non li incontrassimo nello show. Sarei molto sorpreso se non vedessimo Negan all’orizzonte in un futuro non troppo lontano». Le parole sono di Andrew Lincoln e il contesto – ovviamente – è quello di The Walking Dead. Dove Negan, uno dei villain più terribili apparsi nel fumetto di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, sta per fare il suo ingresso. Quando non si sa, ma di inidizi nel corso di questa stagione li abbiamo già visti (soprattutto nella midseason première) e altri ancora ne vedremo. Chi ha letto la collana da cui è tratta la serie, infatti, sa benissimo che Alexandria è un turning point importante per i protagonisti. E Negan ne è legato a doppio filo…
Intervistato da The Hollywood Reporter, l’interprete di Rick Grimes ha guardato oltre la stagione in corso: «Quello che mi emoziona è che siamo diretti verso la sesta stagione, in una direzione che nel fumetto è fondamentale: in quelle pagine si scopre che ci sono diverse comunità di sopravvissuti che ignorano una l’esistenza dell’altra. Ma ognuna si costruisce seguendo un proprio immaginario. E poi finiscono per scontrarsi in un panorama post-apocalittico che non abbiamo mai visto prima. È una situazione che corrisponde quasi a una ricostruzione della civilizzazione. E questa è la parte che vale la pena raccontare».
Probabile, quindi, che Negan e la sua Lucille (la mazza da baseball circondata da filo spinato) non facciano la loro comparsa prima della sesta stagione, a meno che Scott Gimple e il suo team non abbiano pensato a una season finale veramente da urlo, che per altro durerà 90 minuti. Intanto, su Fox Sky è andato in onda il dodicesimo episodio (leggi il nostro recap), dove Rick e compagni sono entrati ad Alexandria, la comunità appena fuori Washington D.C. dove li ha portati Aaron. Potrebbe essere una nuova casa per i protagonisti della serie, ma prima c’è da vederci chiaro.
Fonte: THR
© RIPRODUZIONE RISERVATA