The Walking Dead, questo personaggio che sembrava “inutile” è più importante di quel che crediamo
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The Walking Dead, questo personaggio che sembrava “inutile” è più importante di quel che crediamo

In un mondo caotico e violento come quello della serie di Robert Kirkman, ogni gesto può avere profonde ripercussioni sugli altri personaggi

The Walking Dead, questo personaggio che sembrava “inutile” è più importante di quel che crediamo

In un mondo caotico e violento come quello della serie di Robert Kirkman, ogni gesto può avere profonde ripercussioni sugli altri personaggi

the walking dead, chi è sopravvissuto

Durante il suo percorso The Walking Dead ha visto molti personaggi apparsi anche solo per pochi episodi sparire rapidamente di scena, e spesso in modo brutale. Tra questi una particolare rilevanza per lo svolgimento della serie è stata riconosciuta a Noah, il personaggio interpretato da Tyler James Williams.

La serie ha spesso sfruttato personaggi “di passaggio” per approfondire specifici temi e o contribuire alla crescita dei protagonisti. Tuttavia l’esiguo minutaggio a loro riservato ha probabilmente reso la loro presenza ancora più importante, come nel caso di Noah, il cui impatto sugli eventi di The Walking Dead è stato, col senno di poi decisivo.

Noah esordisce nella Stagione 5 nel corso dell’Episodio 4, intitolato “Il prezzo della salvezza” comparendo davanti a Beth Greene (Emily Kinney) dopo che questa è stata “salvata” da Dawn Lerner (Christine Woods), svelandosi inoltre come una delle poche persone al Grady Memorial Hospital a trattarla con gentilezza. Noah e la sua famiglia vivevano in una piccola comunità a Richmond, in Virginia tuttavia, quando lui e suo padre sono partiti alla ricerca dello zio scomparso, sono caduti preda di un’imboscata orchestrata da Dawn e dai suoi ufficiali. Mentre suo padre fu ucciso, Noah fu invece trattenuto come servo a contratto.

Beth e Noah trovano poi una causa comune alleandosi contro Dawn e complottano per fuggire dall’ospedale. Se Noah alla fine riesce a fuggire, Beth è meno fortunata e viene lasciata indietro. Quando Noah incontra il gruppo di Rick (Andrew Lincoln), questi fanno ritorno all’ospedale per salvare Beth. Tuttavia la missione fallisce, rendendo Noah diventa molto più cinico di quanto non fosse in precedenza. Passando tempo col gruppo di Rick, Noah inizia a riacquistare fiducia nel futuro. Il personaggio tuttavia viene ucciso dai vaganti quando si sacrifica eroicamente ad Alexandria per salvare Glenn (Steven Yeun).

La morte di Noah arriva in un momento incredibilmente tragico nell’arco del personaggio. In quel momento aveva perso la sua comunità, aveva perso suo padre, era stato schiavizzato da Dawn e aveva perso Beth, con la quale era nata una profonda amicizia. A rendere ancora più straziante il tutto, era appena riuscito ad elaborare la perdita e ritrovando un minimo di fiducia per il futuro. Noah inoltre sognava di diventare architetto avendo anche iniziato un diario per appuntare la ricostruzione di Alexandria.

Ad ogni modo, i creatori di The Walking Dead non hanno mai avuto remore nel distruggere le speranze all’ultimo secondo, e la morte di Noah si inserisce in questo solco. Nella sua eroica morte c’è tuttavia la completa redenzione e la “giusta” conclusione del suo arco narrativo. Noah non è riuscito a salvare né suo zio, né suo padre, né Beth. È quindi in qualche modo soddisfacente che il suo atto finale fosse finalizzato a salvare una vita umana.

Insomma, l’universo di The Walking Dead è tra i più ostici e ostili del piccolo schermo, ma la presenza di personaggi come Noah dimostrano una volta di più come anche nell’apparente sconfitta possa esserci una vittoria.

Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!

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Foto: MovieStilslDB

Fonte: ScreenRant

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