The Walking Dead: Robert Kirkman spiega perchè lo spin-off sarà diverso
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The Walking Dead: Robert Kirkman spiega perchè lo spin-off sarà diverso

Il produttore parla di uno show fruibile anche a chi non ha visto la serie, e assicura molte novità

The Walking Dead: Robert Kirkman spiega perchè lo spin-off sarà diverso

Il produttore parla di uno show fruibile anche a chi non ha visto la serie, e assicura molte novità

Lo spostamento da Atlanta a Los Angeles e il vociferato ritorno del dottor Jenner non saranno i soli cambiamenti previsti nello spin-off di The Walking Dead. In cantiere ci sarebbero molte altre novità: a parlare dello show, che dovrebbe chiamarsi Fear the Walking Dead è il produttore Robert Kirkman.

Ricordate come inizia la prima stagione? Rick Grimes si sveglia dal coma e cerca di capire cosa sia successo: lo spin-off cercherà di coprire quell’arco narrativo e contestualizzare in modo più preciso come si sia arrivati al contagio di massa.

Robert Kirkman puntualizza inoltre che lo spin-off potrà essere fruito senza problemi anche da chi non ha mai seguito la serie: «potrete vederlo se non avete mai visto un episodio di The Walking Dead e ottenere comunque un’esperienza davvero grandiosa, ricca e soddisfacente».

Per dare una rinfrescata allo stile, il produttore ha inoltre rinnovato la direzione del film, scegliendo un regista che non aveva mai girato un episodio della serie, Adam Davidson.

Relativamente ai temi trattati, lo show avrà un diverso approccio alle dinamiche familiari e interpersonali della serie: «vogliamo far sì che la storia sia il più familiare possibile per le persone che amano The Walking Dead per non deluderle, ma allo stesso tempo, vogliamo raccontare queste storie in un modo completamente diverso, con persone completamente diverse, in un ambiente completamente diverso».

Saranno sufficienti, in questo nuovo modello di famiglia, gli attori Kim Dickens (Gone Girl), Cliff Curtis (Training Day),Frank Dillane (Harry Potter e il principe mezzo sangue) e Alycia Debnam Carey (The 100)? Dalla lettura dello script sembrerebbe che la loro funzione narrativa sia alquanto disfunzionale e che portino con sé problematiche precedenti l’apocalisse zombie. Come inciderà, viene da chiedersi, l’avvento del disastro su dinamiche familiari già precarie? Forse sarà l’occasione giusta per rinsaldare questo legame?

Mentre per queste congetture c’è ancora tempo, intanto le attese sono rivolte all’8 febbraio, quando andrà in onda la mid-season premiére della quinta stagione.

Fonte: Vanity Fair, Fox

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