Il prestigioso MoMA di New York questa volta ha scelto lui, Tim Burton, per dare vita alla più grande raccolta di schizzi, disegni, quadri, concept art, film e fotografie che il museo abbia mai dedicato a un regista. I lettori di Best Movie, che già hanno tra le mani il numero di marzo, avranno già dato un’occhiata alle meraviglie di questa immaginifica kermesse visiva nata dalla fantasia e dalle mani del regista del film più atteso dell’anno (Alice nel paese delle meraviglie, serve dirlo?) in arrivo nelle nostre sale domani.
C’è tempo fino al 26 aprile per volare a New York, raggiungere la 53ma strada e tuffarsi nell’immaginifico mondo di Tim Burton, dove ad accoglierci c’è una delle sculture da giardino, opera di Edward mani di forbice, simbolo supremo di una carriera dedicata al surreale e al freak, nonchè dell’inizio del suo sodalizio con Johnny Depp.
La mostra si sviluppa su quattro piani: si passa dal piano interrato dove vengono proiettati i film che lo hanno ispirato a quello superiore dove sono le sue pellicole a fare da protagoniste (da Sleepy Hollow a Big Fish fino a Sweeney Todd), con schermi che le proiettano in loop e locandine che campeggiano sulle pareti, oltre a inedite foto di backstage. Al terzo piano c’è invece il vero ingresso della mostra, una bocca gigante che immediatamente proietta i visitatori in un lungo corridoio buio dove scorrono le immagini di Ghost Dog, una sua serie di cartoon del ’92. Appena fuori dal corridoio ci si ritrova immersi in un mare di schizzi e disegni che  il grande Tim ha realizzato e conservato fin da bambino. La produzione è sterminata, il MoMA sembra infinitamente piccolo e incapace di contenere la creatività di Burton. Cha dalla fase figurativa (della sua infanzia/adolescenza) passa rapidamente alle suggestioni del grande schermo (fase adulta), con i modellini di Nightmare Before Christmas e della Sposa cadavere, un manichino identico a Edward, le ali di Batman, due teste mozzate di natalie Lake da Mars Attacks!, e molto, molto altro ancora… Come è possibile intuire dalla photogallery.
Ma questo è solo un assaggio. La magia, quella vera, è tutta rinchiusa all’interno delle mura del MoMA. Ci vada chi può.

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