Timothée Chalamet, una grande star lo attacca per come si veste: «Il femminismo ha vinto»
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Timothée Chalamet, una grande star lo attacca per come si veste: «Il femminismo ha vinto»

In un controverso editoriale, il popolare attore sostiene che Hollywood debba tornare "maschia" e che l'America abbia bisogno di guerrieri, non personaggi che si vestono come la giovane star o Billy Porter

Timothée Chalamet, una grande star lo attacca per come si veste: «Il femminismo ha vinto»

In un controverso editoriale, il popolare attore sostiene che Hollywood debba tornare "maschia" e che l'America abbia bisogno di guerrieri, non personaggi che si vestono come la giovane star o Billy Porter

timothee chalamet

Sta facendo molto discutere una sorta di editoriale nel quale si sostiene che il femminismo abbia vinto, che Hollywood abbia bisogno di tornare “maschia” e che la prova di tutto questo sarebbe il look di personaggi come Timothée Chalamet. A scriverlo non è un giornalista qualsiasi, ma una star ormai parecchio discussa come Kevin Sorbo.

L’ex volto della serie Hercules è stato ospite da Fox News – emittente dichiaratamente conservatrice, diventata negli anni un vero e proprio megafono per un certo tipo di pensiero e fondamentale per l’elezione di Donald Trump – e qui ha condiviso il suo pensiero in un articolo il cui titolo è già tutto un programma: «Rendiamo Hollywood di nuovo maschia». Nei mesi scorsi, aveva già fatto notizia per aver diffuso alcune fake news di stampo no-vax sulla condizione di Jamie Foxx.

Nel testo, sostiene che Hollywood abbia sviluppato un ethos endemicamente anti-uomo e che «ovunque guardiamo ci sono donne audaci, fiduciose e sicure di sé che mettono in secondo piano uomini passivi che si ritirano silenziosamente sullo sfondo. Nel seminterrato. Nel passato». In particolare, sostiene, le figure dei padri sono diventate il bersaglio ideale della “cultura woke”, che ne fa degli «inutili idioti che non contribuiscono alla famiglia o alla comunità».

Kevin Sorbo si chiede quindi se Hollywood abbia paura degli uomini, non quelli machi ma buoni e ammirevoli. La società, per l’attore, fraintende gravemente la mascolinità. Da un lato, sostiene, «amiamo normalizzare gli uomini androgini, alla Billy Porter, che sfoggiano gonne e abiti paffuti». Qui arriva il riferimento a Timothée Chalamet, l’unico in 108 anni di storia a comparire sulla copertina di Vogue ed eletto l’uomo meglio vestito di GQ del 2019. Per Sorbo, «indossa spesso abiti che, beh… diciamo solo che tuo nonno non sarebbe stato sorpreso morto vestito come Timothée Chalamet».

Dall’altro lato, invece, «i nostri film preferiti sono fortemente popolati di uomini machi e muscolosi. Dovrei saperlo: mi sono fatto un nome nel settore interpretando un semidio greco». Nel suo articolo, sostiene quindi che non importi in quale spettro della mascolinità si ricada, perché «se sei vittima dei tuoi desideri basilari, la cultura femminista ha vinto. Sei esattamente il tipo di uomo stupido che loro vogliono (o pensano di volere) che tu sia».

L’America, sostiene ancora, «ha bisogno di guerrieri, protettori, padri responsabili e impegnati. Certamente non abbiamo bisogno di un altro supereroe del MCU. Abbiamo bisogno di uomini che crescano i loro figli, difendano le loro case, provvedano alle loro famiglie e servano con spirito di sacrificio – tutto ciò è impossibile se sono dissipati e dediti al piacere». Parole da da campione dei conservatori che non stanno passando inosservate.

Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Fonte: Fox News

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