La piattaforma Netflix è di nuovo al centro delle polemiche: questa volta non per “colpa” di scelte di casting o adattamenti di dubbia qualità, ma per l’arrivo – anzi lo sbarco – nel catalogo di uno dei film più famosi di James Cameron, Titanic.
Il problema in questo caso è tutto di tempismo: il transatlantico e la sua storia sono tornati d’attualità a causa della tragedia del Titan, il sommergibile della OceanGate scomparso dai radar e poi ritrovato imploso nei giorni scorsi. Cinque persone sono morte e la compagnia è bersaglio di enormi critiche sulla sicurezza dei suoi viaggi.
Anche James Cameron si è esposto, paragonando il disastro del Titanic a quello del Titan e sostenendo che la tecnologia non fosse adatta per consentire quel tipo di viaggio turistico. L’azienda ha risposto rimandando al mittente le accuse, ma la sensazione è che la polemica andrà avanti ancora a lungo.
In questo clima già acceso si inserisce l’arrivo su Netflix di Titanic (negli Stati Uniti per ora, non in Italia): una mossa spregiudicata, secondo molti utenti, i cui commenti online hanno trovato spazio su The Hollywood Reporter, Independent e altre testate internazionali. Sotto accusa la scelta di mettere in catalogo il film pochi giorni dopo la tragedia, tra l’altro accompagnato dal trailer di un documentario sull’apnea dal titolo “The Deepest Breath” (Il respiro più profondo).
«Netflix ha superato ogni limite della decenza con questo tempismo – sostiene un utente (QUI) – Persone sono morte in una tragedia sul sito del Titanic e ora capitalizzare sul momento per attirare spettatori è ben oltre il pessimo gusto». «Netflix non ha potuto farne a meno, eh» fa eco un altro (QUI) E ancora: «Direttore marketing di Netflix: ‘Sapete come possiamo capitalizzare davvero la tragica morte di quelle persone? Mettiamo Titanic su Netflix per un po’ di soldi facili, perché 31.6 miliardi all’anno di guadagni non sono abbastanza’. Quanto malati bisogna essere nei cervello per pensarla in questo modo?» è forse il commento più duro emerso online (QUI).
In difesa di Netflix, va sottolineato che la piattaforma aveva già annunciato l’arrivo in catalogo del film vincitore di 11 premi Oscar prima della vicenda del Titan, mentre il trailer del documentario è uscito tra la scomparsa e il ritrovamento dei resti del sommergibile. Non sarebbe così evidente quindi l’intento di sfruttare la tragedia, ma sicuramente in termini di immagine non aver rivisto i piani di uscita non ha giocato a favore della grande N rossa.
Leggi anche: Polemica su James Cameron dopo le sue parole sul disastro del Titan: duro attacco al regista di Titanic
Foto: MovieStills
Fonte: THR
© RIPRODUZIONE RISERVATA