L’arrivo di Joker nelle sale sta facendo tremare gli Stati Uniti. Il pubblico, i media e persino le forze dell’ordine temono che il film possa creare disordini e panico, chiaramente per via della strage di Aurora, che – commessa proprio da un folle che dichiarò di identificarsi nel celebre villain – potrebbe ispirare dei potenziali emulatori.
Inevitabilmente quindi, si è riacceso un doppio dibattito: quello sulla violenza nei film e quello sulla libera circolazione delle armi da fuoco negli States; e la cosa non sta certo facendo saltare di gioia Todd Phillips, che – dal canto suo – voleva solo portare sul grande schermo la storia di un personaggio disturbato, trasformatosi poi nel criminale che tutti conosciamo.
C’è però una cosa in particolare che il regista non ha gradito, ovvero il doppio standard con cui è stato accolto il suo film, se confrontato ad esempio con John Wick, che – a suo avviso – mostra lo stesso livello di violenza, se non peggiore:
«Abbiamo un uomo bianco che uccide 300 persone e tutti ridono, urlano e gridano. Perché per questo film si applicano standard diversi?»
Legittimo o meno, il paragone non è affatto piaciuto ai fan del film con Keanu Reeves, che hanno criticato le parole di Phillips facendo notare che i due lungometraggi mettono in scena una violenza differente.
C’è chi evidenzia che Wick in verità è un uomo costretto ad uccidere, quando invece non vorrebbe, e chi invece allude al fatto che le morti mostrate nel film sono così surreali da essere paragonabili a quelle di un cartone animato, a differenza della violenza di Joker, il cui scopo è proprio quello di raffigurare un personaggio nella maniera più realistica possibile.
Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con le parole di Phillips?
Fonti: AP Entertainment; Cinema Blend
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