Mentre il Festival si avvia alle ultime battute, facciamo i conti con le star che abbiamo incontrato in questi giorni (sotto la photogallery delle attrici). In attesa delle interviste complete, che troverete sul numero di novembre di Best Movie e Best Movie International, ecco i nostri voti alle dive di Toronto. Tra parentesi, vicino al nome, trovate sia i film con cui erano presenti al Festival, sia i loro progetti di imminente uscita. (Foto Getty Images)
ROBIN WRIGHT (Rampart, The Girl with the Dragon Tatoo)
È solo la 45enne più affascinante del pianeta. Caschetto biondo e irregolare («quest’anno mi hanno fatto cambiare tinta tre volte, non avevo scelta»), occhi di ghiaccio, sorriso gentile, arriva con 15 minuti di anticipo -jeans e giubbino – e si siede su un divanetto, tra i giornalisti, a mandare sms ai figli. «Ora ho ricominciato a lavorare con una certa regolarità, ma per molti anni non mi chiamava nessuno». È pure di una sincerità disarmante.
VOTO al TALENTO: 8
VOTO al GLAMOUR: 9
ANNA KENDRICK (50/50, Breaking Dawn)
Era la giovane rampante di Tra le nuvole. Piccola come un tappo di sughero, ma con i modi decisi di chi spianerebbe montagne per farsi strada. Indossa un cortissimo abito blu con le maniche corte a sbuffo, che si tira giù di continuo sulle cosce, malcelando il pudore. Il fisico di certo non l’ha aiutata, e non si stenta a crederle quando dice: «Mi sono identificata nella psicologa di 50/50: è una che ha paura di non farcela, ma butta il cuore oltre l’ostacolo. Per me è stato lo stesso».
VOTO al TALENTO: 9
VOTO al GLAMOUR: 4
GRETA GERWIG (Damsels in Distress, Bop Decameron)
È la musa del cinema indipendente americano (qualcuno la ricorderà in Lo stravagante mondo di Greenberg o in Amici, amanti, e…), e non fa decisamente niente per nasconderlo: durante l’intervista si gratta la testa, sbadiglia abbastanza da mostrare lo stomaco, e manca poco che si metta le dita nel naso. Addosso ha una camicetta bianca sbottonata per metà e un paio di pantaloni attillati. Il suo sogno? «Riuscire a girare il film “da 5 dollari” che ho scritto». Insomma, sul personaggio ci marcia pure un po’. Però è di un’intelligenza brillantissima e ha le labbra più belle del Festival.
VOTO al TALENTO: 8
VOTO al GLAMOUR: 1
JESSICA CHASTAIN (Take Shelter, Coriolanus, Wilde Salomè, Il debito, Texas Killing Fields, e molti altri)
Figlia di un pompiere e una cuoca, ha fatto 13 anni di danza, ha studiato alla Julliard, ha recitato l’Otello con Philip Seymour Hoffman, ha interpretato la Grazia per Terrence Malick, ha stregato Al Pacino, che l’ha scelta per la sua Salomè. Nel film, mentre la vede recitare, non riesce a fare a meno di dire «Dio, quanto sei brava». A Venezia Vogue le ha dato pure un premio per l’eleganza. Insomma, è la prima della classe, per distacco. Quando l’incontriamo indossa un corto abito rosa e pesca, tutto svolazzi. Alle interviste ha un atteggiamento energico e ipercomunicativo, e prima delle fine mi domanda pure se le sue risposte andavano bene. Anche in questo caso vuole essere perfetta. Stia tranquilla: lo è.
VOTO al TALENTO: 10
VOTO al GLAMOUR: 10
MAGGIE GYLLENHAAL (nella foto – Hysteria, Steel Town)
La musa di Jeff Bridges in Crazy Heart, e quella di Christian Bale ne Il cavaliere oscuro. A molti, se ci perdonate il gioco di parole, non va giù quel naso all’insù, ma il carisma è innegabile. Alta, slanciata, con un sorriso a 360 denti, ha la risposta sempre pronta, e sa alternare battute sarcastiche a momenti di grande dolcezza. All’intervista indossa una blusa celeste, tutta trasparenze. Quando alla fine si alza, allunga un’ombra di sei metri.
VOTO al TALENTO: 7
VOTO al GLAMOUR: 6