Totò in 3D, vi raccontiamo i primi 10 minuti
telegram

Totò in 3D, vi raccontiamo i primi 10 minuti

Le prime scene resaturate in 3D de Il più comico spettacolo del mondo sono state presentate ieri da Aurelio De Laurentiis alle Giornate professionali

Totò in 3D, vi raccontiamo i primi 10 minuti

Le prime scene resaturate in 3D de Il più comico spettacolo del mondo sono state presentate ieri da Aurelio De Laurentiis alle Giornate professionali

Lo aveva annunciato lo scorso agosto e ora Aurelio De Laurentiis ne ha dato prova. Il presidente della Filmauro, ieri pomeriggio a Sorrento nell’ambito delle Giornate Professionali di Cinema ha mostrato alla platea i primi 10 minuti del film Totò – Il più comico spettacolo nel mondo in 3D, restaurati ad hoc per essere riproposti al pubblico: «Si tratta di un film del 1953 in 3D di cui abbiamo acquistato il negativo. Ci stiamo lavorando e sarà pronto per settembre 2011».

Le scene mostrate ci hanno davvero entusiasmato e la curiosità di vedere il film per intero è tanta. Per cominciare, un presentatore accoglie il pubblico spiegando cosa andranno a vedere e dà subito prova della potenza della terza dimensione lanciando un fiore a a tutte le donne in sala e annaffiando senza pietà i poveri uomini. Un effetto molto divertente e ben riuscito in entrambi i casi. Subito dopo siamo introdotti alla vita del circo, nel quale sarà ambientata la storia, e facciamo la conoscenza del domatore di leoni e di sua moglie, dei trapezisti, ma soprattutto del clown interpretato da Totò.

L’effetto 3D oltre a dare la profondità dell’ambiente torna a divertire con l’effetto pop up quando Totò deve prestarsi a fare da bersaglio per il lancio delle palline. Travestito da turco dovrà gridare Allah ogni volta che è colpito e Salam quand’è mancato.

Un’operazione interessante ai tempi di Avatar e blockbuster americani, che permeterrà a chi non lo sa di scoprire che già nel 1953 si facevano film in 3 dimensioni e che proprio Il più comico spettacolo del mondo fu il primo film italiano a essere realizzato con questa tecnica (gli occhiali che avevano un brevetto americano anche allora si ritiravano all’ingresso). Curioso ricordare anche che il film era un’esplicita parodia de Il più grande spettacolo del mondo (1952) di Cecil De Mille, che riscosse un enorme successo in tutto il mondo.

Per saperne di più sulla storia del 3D leggi il nostro speciale!

© RIPRODUZIONE RISERVATA