«Gli schemi non mentono mai. Ma solo pochi di noi riescono a vedere come ogni pezzo si incastra con l’altro». A raccontarcelo, senza pretesa di farci capire di cosa stia veramente parlando, è Jake (David Mazouz), undicenne autistico alla cui voce (fuori campo) conviene non abituarsi, visto che il ragazzino di parlare davvero non vuol proprio saperne. Ma, come vedremo in Touch, nuova attesissima serie firmata dal Tim Kring di Heroes, dal 20 Marzo in onda anche da noi su Fox ogni martedi alle 21 (in contemporanea con gli USA), Jake ha un dono molto speciale.
Basandosi su sofisticate leggi numeriche, riesce a stabilire contatti tra le più svariate persone sparse nel mondo e a suo padre Martin – interpretato da Kiefer Sutherland, che con questo ruolo torna alla grande in tv dopo la fine di 24 – spetta il non facile compito di far si che questi “tocchi” avvengano davvero. Ancora afflitto per la perdita della moglie, vittima della tragedia dell’11 settembre, Martin, può però contare anche sull’assistente sociale Clea Hopkins e su Arthur Teller, professore esperto di bambini con abilità particolari, rispettivamente impersonati da Gugu Mbatha-Raw, già protagonista del flop Undercovers, e da Danny Glover (Arma Letale, Il Colore Viola), che, tra un Brothers & Sisters e un Leverage, da tempo sembra non disdegnare la tv. Francis Lawrence (Io sono leggenda, Come l’acqua per gli elefanti) ha diretto il pilot, che in Patria, ha conquistato oltre 12 milioni di spettatori.
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