I film Disney e Pixar sono notoriamente concepiti per superare la prova del tempo: molti di essi rimangono oggi classici intramontabili, da guardare e riguardare con tutta la famiglia. Ma a volte accade che qualche scena o qualche battuta invecchi peggio del previsto: è il caso di una sequenza di Toy Story 2, che ha dovuto subire un’importante modifica ben venti anni dopo l’uscita del film animato.
Si tratta, per la verità, di una scena post-credit che vede protagonista Stinky Pete, l’anziano cercatore d’oro che sul finale si rivela essere l’antagonista principale del cowboy Woody. All’epoca, Pixar era solita realizzare dei finti reel di blooper da inserire nei titoli di coda. Erano collezioni di siparietti comici, in cui i personaggi animati venivano trattati come veri e propri attori su un set cinematografico, mostrando le papere, gli errori durante le “riprese” o delle semplici scene dietro le quinte.
In una di queste sequenze nei titoli di coda di Toy Story 2, si vedono Woody, Jessie e Bullseye che si preparano a girare una scena in cui devono parlare con Stinky Pete, il quale si trova ancora nella sua scatola. Tuttavia, quando ruotano la scatola, i giocattoli si rendono conto che stanno interrompendo un approccio tra il cercatore d’oro e due Barbie.
«Quindi voi siete assolutamente identiche? – domanda Pete, prendendo la mano di una delle bambole con fare allusivo -. Sono sicuro di potervi garantire una parte in Toy Story 3». A quel punto il personaggio finge di essersi accorto della telecamera ed esclama: «Ah, stiamo girando? Mi ha fatto piacere parlare con voi, tornate a trovarmi se vi servono consigli sulla recitazione».
Pixar, che all’epoca si poneva sul mercato come la versione più matura dei Walt Disney Animation Studios, non era certo estranea a questo tipo di humor più adulto, con sottotesti che i bambini non potevano afferrare. Tuttavia, questa scena di Toy Story 2 è diventata semplicemente inaccettabile durante il movimento Me Too. Era palese, infatti, che Stinky Pete stesse mettendo in atto la cosiddetta pratica del casting couch, ovvero offrire un lavoro in cambio di favori sessuali, lo stesso crimine per cui era stato condannato Harvey Weinstein.
La sequenza è stata rimossa ufficialmente nel 2019, con la prima edizione in Blu-Ray del film d’animazione, e ad oggi non figura più né su Disney+ né nelle uscite home video successive. A meno che non possediate un DVD dell’epoca, insomma, è impossibile rintracciarla. E voi vi eravate accorti di questa modifica?
Fonte: LADBible
© RIPRODUZIONE RISERVATA