Al primo posto questa settimana su Netflix si trova Trigger Warning, action movie che vede Jessica Alba nel ruolo di protagonista assoluta, nonché produttrice del film diretto dalla regista esordiente Mouly Surya. E, dopo una lunga scia di insuccessi, l’attrice californiana sembra aver scelto di tornare al suo genere di riferimento per rilanciare la propria carriera, iniziata quando era appena adolescente.
All’inizio degli anni 2000 Jessica Alba è stata più volte eletta tra le donne più sexy e desiderabili del mondo, dal sito Askmen.com e dai più celebri magazine che si rivolgono ad un audience maschile, come Maxim, GQ e In Style. Ma la definizione le è sempre stata decisamente stretta; tanto che l’attrice non ha esitato ad intentare una causa contro Playboy e il suo famigerato leader Hugh Hefner quando la rivista ha pubblicato senza autorizzazione in copertina le sue foto in bikini. Alle romantic comedy e il ruolo di fidanzatina d’America sembra infatti preferire i ruoli di donne forti, indipendenti, addestrate al combattimento e pronte a battersi fino all’ultimo sangue.
La trama di Trigger Warning, action che si ispira dichiaratamente a Rambo Last Blood con Sylvester Stallone e la saga John Wick con Keanu Reeves, la riporta così al suo genere d’elezione, quello che l’ha già vista brillare come protagonista della serie Dark Angel o come interprete de I Fantastici 4, Sin City e Machete Kills di Robert Rodriguez. Al centro del film Netflix troviamo così Parker, ex soldatessa delle forze speciali e veterana di guerra. Alla morte del padre, eredita il suo bar e torna nella sua città natale; ma quando scopre i loschi traffici e le stranezze che caratterizzano l’incidente che l’ha ucciso, non esita a mettersi contro lo sceriffo e i più pericolosi soggetti della zona.
I ruoli che combinano la prestanza fisica al coraggio sembrano così confermarsi come quelli ideali per la star. Tra i primissimi successi di Jessica Alba troviamo infatti l’iconico personaggio di Max Guevara nella serie cyberpunk, distopica e post-apocalittica creata nel 2000 da James Cameron e Charles H. Eglee, Dark Angel. Benché lo show fosse forse in anticipo sulle mode e sui tempi, e sia stato cancellato dopo due sole stagioni, il personaggio di Max, giornalista e hacker che diventa leader della resistenza rivoluzionaria, era comunque destinato a lasciare il segno.
E tra le migliori interpretazioni nella carriera della star resta sempre indimenticabile il personaggio di Nancy Callahan e la sua straordinaria trasformazione da Sin City (2005) e Sin City – Una donna per cui uccidere (2014). Nel sequel, diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, vediamo infatti quella che conoscevamo solo come la più bella stripper della città del peccato tramutarsi in una inarrestabile furia vendicatrice. Dopo la morte di John Hartigan (Bruce Willis), l’unico uomo che abbia mai amato, Nancy impara da sola ad usare la sua pistola e non esita a sfregiarsi il volto pur di convincere Marv (Mickey Rourke) a puntare direttamente all’assassinio del Senatore Roark (Powers Boothe). E il risultato è una irresistibile icona neo-noir, tanto sensuale quanto inarrestabile nella sua sete di giustizia.
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