Caso più unico che raro nel panorama cinematografico, Tron: Legacy è il primo sequel (anche se forse sarebbe meglio dire reboot) di un film cult, anzi cultissimo. Prima pellicola a parlare di quella che all’epoca era ancora una realtà sconosciuta ai più, la virtuale, Tron aveva uno stilo visivo unico che lo rendeva un’opera d’avanguardia, soprattutto per quanto riguardava l’utilizzo della computer grafica. Battaglie a colpi di freesbee, moto virtuali, tute psichedeliche. Era il futuro, oggi è il passato. Anche perché il trascorrere implacabile del tempo ha steso un velo (o lenzuolo?) di polvere mostrando tutti i suoi limiti e rendendolo davvero datato. Non tanto per la storia, quanto per gli effetti speciali. Riproposti oggi con una veste decisamente più psichedelica. Come l’ambientazione, completamente ridisegnata su uno stile più moderno (neon e nero, come le tute indossate dai protagonisti). «L’idea è che la Rete fosse stata creata negli anni Ottanta e si fosse evoluta in maniera indipendente rispetto al mondo esterno» spiega il regista Joseph Kosinski, laureato architetto ma dalla lunga esperienza con la terza dimensione grazie ai numerosi spot e videoclip da lui realizzati in computer grafica. «I design di Syd Mead e Moebius per il film originale avevano un’estetica che noi abbiamo sviluppato». Tanti gli effetti speciali utilizzati, dal più “tradizionale” blue screen alla motion capture, ma anche tanto realismo con la ricostruzione in studio di studi veri, come il nightclub, la casa di Flynn o la stanza del trono di CLU. Se nel film di Steven Lisberger, realizzato nel 1982, un geniale programmatore, Kevin Flynn, lotta contro il direttore di una potente società informatica che ha realizzato un software (MCP, Master Control Program) in grado di “rubare” programmi altrui facendoli sfidare in un’arena fino all’ultimo pixel e di digitalizzzare Kevin trasportandolo all’interno del mondo virtuale, Tron: Legacy riparte più di venticinque anni dopo. Kevin (sempre Jeff Bridges, soltanto più imbiancato e zen) è scomparso da anni senza lasciare traccia, ma a un tratto arriva al suo terminale, inutilizzato da decenni, un messaggio mandato proprio da lui. Spetta al figlio Sam (Garrett Hedlund, il Murtagh di Eragon) scoprire cos’è accaduto al padre. Si ritrova così catapultato in una realtà digitale dove un programma dittatore ha preso il potere su tutti gli altri oltre ad aver imprigionato nelle sue maglie virtuali il creatore Kevin, che da anni cerca di fuggire aiutato dalla bella Quorra (Olivia Wilde, la N. 13 del Dr. House).
Regia: Joseph Kosinski
Interpreti: Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Jeff Bridges
Trama: A venticinque anni dalla scomparsa del padre, Sam riceve uno strano messaggio dal suo terminale. Cercando di scoprire il mistero, il ragazzo si troverà catapultato nel mondo virtuale di Tron, dove il padre è tenuto prigioniero da un programma dittatore da lui creato.
Online: www.disney.it/tron/index.jsp
La scheda è pubblicata su Best Movie di gennaio a pag. 78
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