«Troppo esagerato»: uno storico a gamba tesa su un celebre film di Tarantino
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«Troppo esagerato»: uno storico a gamba tesa su un celebre film di Tarantino

Poca accuratezza storica e uno stile strabordante: di che pellicola starà parlando?

«Troppo esagerato»: uno storico a gamba tesa su un celebre film di Tarantino

Poca accuratezza storica e uno stile strabordante: di che pellicola starà parlando?

Collage di frame dai film di Tarantino: Bastardi senza gloria, C'era una volta a Hollywood e The hateful eight

Neanche un maestro della Settima Arte come Quentin Tarantino è immune alle critiche: un cowboy in carne ed ossa, e storico del Vecchio West, Michael Grauer si è scagliato contro la poca accuratezza storica di un suo celebre film, in un recente video per Insider.

Lo studioso ha assegnato una valutazione di cinque su dieci – che corrisponde alla classificazione “mediocre” – a Django Unchained. Sebbene la pellicola sia fedele ad alcuni aspetti del contesto storico che rappresenta, come l’atteggiamento generale dei tedeschi nei confronti della schiavitù, Grauer ha elencato una serie di inesattezze rilevanti.

«Per quanto riguarda la trama, sotto certi aspetti, ancora una volta, va oltre ogni credibilità, perché Quentin Tarantino esagera tutto. Non c’erano abbastanza uomini di legge formali, quindi alla fine ci sono i cacciatori di taglie che sono considerati in qualche modo forze dell’ordine, e tendevano a operare oltre i limiti del comportamento corretto per un uomo di legge. C’erano alcune donne di legge, ma non molte, e questa è una distinzione importante. La taglia di 7.000 dollari, mi sembra eccessiva. La maggior parte di queste città erano così povere da non poter proprio offrire taglie».

Grauer non è altrettanto rigido sul rapporto tra Django e Schultz: «Se lui insegna il tiro rapido e l’uso delle armi da fuoco ai suoi alleati, credo che dovremmo iniziare con gli immigrati tedeschi. I tedeschi erano abolizionisti e contrari alla schiavitù. Quindi, se aiuta il personaggio di Jamie Foxx a liberarsi, potrebbe sembrare insolito, ma non sarebbe incoerente con il sentimento dei tedeschi sull’abolizione della schiavitù».

«Mi sorprende che i film western realizzati negli ultimi anni mostrino ancora che si può sparare a qualcuno per strada senza alcuna ripercussione. Se commettevi un crimine, andavi in prigione. Si veniva arrestati, chiamati in giudizio e poi c’era il processo. Dirò qualcosa sullo sceriffo a cui spara, che sostiene essere il fuorilegge Willard Peck, che è successo abbastanza spesso. Capitava che un fuorilegge decidesse di reinventarsi uomo di legge».

Django Unchained è un western dal carattere inconfondibilmente tarantiniano: nel corso della sua carriera, il regista si è distinto per un tono, stile e sensibilità unici, caratterizzati da un senso di esagerazione, soprattutto nella rappresentazione della violenza. Il finale di Django Unchained è una delle sequenze più sanguinose dell’intera filmografia del regista. Il film è stato un grande successo sia di pubblico che di critica, ottenendo un punteggio di 87% dalla critica e del 92% dal pubblico su Rotten Tomatoes. È stato elogiato soprattutto per il modo in cui Tarantino ha applicato il suo stile sopra le righe a un genere rimasto stagnante e impopolare per decenni. Con un budget stimato di 100 milioni di dollari, il film ha incassato 425,4 milioni di dollari in tutto il mondo.

Cosa ne pensate di queste critiche alla poca accuratezza storica di Tarantino? Diteci la vostra nei commenti!

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Fonte: Insider

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