Ambientazioni urbane, satanismo e una venatura porno, True Detective 2 si preannuncia così. E scuote l’opinione pubblica ancora prima di arrivare sul piccolo schermo.
Sul lavoro di Nic Pizzolatto, che rimane indiscusso per meriti e abilità nella regia e nella sceneggiatura, si fa largo l’accusa di misoginia, specie ora che, a ridosso della release della seconda stagione, alcuni dettagli della trama vengono alla luce. La prima puntata si aprirà con il cadavere di un politico corrotto rinvenuto lungo l’autostrada della Pacific Coast ricoperto di simboli satanici. Il caso viene assegnato a Colin Farrell e Taylor Kitsch, i detective di questa stagione, che, durante l’indagine, vengono a conoscenza dei trascorsi S&M della vittima e del suo traffico di affari sporchi in cui rimane invischiato anche l’ex criminale interpretato da Vince Vaughn.
Questo elemento ha trascinato con sè ulteriori dettagli su come Pizzolatto ha voluto affrontare il tema del sadomasochismo: l’Hollywood Reporter ha raccontato a tal proposito che le ex porno star Amia Miley e Peta Jensen sono state reclutate per mettere in scena un’orgia dalle proporzioni di Eyes Wide Shut, con decine di corpi nudi. Le reazioni non sono state positive, specie a fronte delle lamentele del pubblico nei confronti di una prima stagione dove già il corpo femminile veniva offerto nella sua nudità in modo piuttosto gratuito (per esempio, quello di Alexandra Daddario).
Per ovviare, Nic Pizzolatto assicura di aver impostato questa seconda stagione con un equilibrio maggiore tra i gender. Le donne sarebbero in questa stagione dotate di uno spessore e di una caratterizzazione più tridimensionale, che contempla diversi aspetti della femminilità: Rachel McAdams sarà un detective dalla morale incorruttibile, Kelly Reilly un’ex attrice di serie Z e la moglie di Vince Vaughn una depravata di prim’ordine, in più, il personaggio di Abigail Spencer avrà subito una violenza sessuale e quello di Leven Ramblin avrà dei precedenti con la droga.
La rosa è dunque molto varia. Come reagirà il pubblico?
© RIPRODUZIONE RISERVATA