Dragonball Evolution:
Goku, Maestro Roshi e tutta l’armata di uno dei manga giapponesi più famosi al mondo sono pronti a invadere le nostre sale. In contemporanea mondiale Dragonball Evolution riporta così sullo schermo le avventure del Sayan nato dalla fantasia di Akira Toriyama e qui interpretato da Justin Chatwin (il figlio di Tom Cruise ne La guerra dei mondi). Costato oltre cento milioni di dollari il film prodotto dalla Fox è stato affidato a James Wong, regista di Final Destination 1 e 3 – nato a Hong Kong e cresciuto in California – che per portare sul grande schermo la storia di Goku si è preso non poche licenze rispetto al manga originale. Non ultima il cambiamento di età del protagonista che nel film non è più un bambino ma un liceale impacciato e introverso.
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Che – Parte 1: L’Argentino:
La storia di Ernesto Guevara De la Serna rivive nella prima delle due parti che compongono il film di Steven Soderbergh (Premio Oscar per Traffic) Ch e, che ha regalato al suo interprete Benicio Del Toro la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes e una statuetta ai Goya. La pellicola si concentra sull’ascesa del giovane guerrigliero nel corso della rivoluzione cubana, mentre la seconda parte, Guerriglia (in uscita il prossimo 1 maggio), mostrerà la fase conclusiva della sua parabola con la rinuncia agli onori e la guerriglia (appunto) in Bolivia.
Sbirri:
Un mese in incognito nel nucleo speciale della narcotici di Milano. è quello che ha fatto Raoul Bova per il docu-film da lui prodotto e interpretato Sbirri , con il quale ha voluto stringere il fuoco su un problema sociale spesso trascurato dai media: quello della droga diffusa tra tutti i ceti e tra tutte le età. Nelle pellicola diretta da Roberto Burchielli (già autore del documentario Cocaina) Bova interpreta un reporter deciso a scoprire chi sono i veri responsabili e cosa si cela dietro al mondo dello spaccio, dopo che suo figlio sedicenne muore per aver preso una pastiglia di extasy una notte in discoteca.
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Duplicity:
Julia Roberts e Clive Owen tornano a fare coppia dopo Closer per il thriller Duplicity , storia di spionaggio industriale e amore clandestino diretta da Tony Gilroy (due nomination per Michael Clayton). L’attrice di Pretty Woman si concede così al grande schermo in una delle rare parentesi sottratte al suo mestiere di mamma dei suoi tre bambini per calarsi nei panni di Claire Stenwick, ex agente segreto decisa a tutto pur di mettere le mani sulla formula di un farmaco che potrebbe fare la fortuna della sua azienda. A metterle i bastoni tra le ruote ci pensa l’affascinante Ray Koval (Clive Owen) che ha esattamente il suo stesso obiettivo…
Tutta colpa di Giuda:
Questo weekend faremo anche un salto nel penitenziario di Torino per seguire Kasia Smutniak in Tutta colpa di Giuda , commedia musicale firmata da Davide Ferrario in cui l’attrice polacca veste i panni di una stravagante regista di teatro d’avanguardia decisa a mettere in scena una paradossale “Passione pasquale” con 20 carcerati, nessuno dei quali sembra intenzionato a interpretare la parte del Traditore. Per l’occasione i (veri) detenuti del carcere Le Vallette si sono improvvisati attori e Luciana Littizzetto “si è fatta suora”.
Al.Za.
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