Oronzo Canà è tornato e con lui un Lino Banfi che, scrollatosi di dosso le buone maniere cui ci aveva abituati con il suo rassicurante Nonno Libero, è tornato più agguerrito che mai ad allenare la Longobarda. A oltre 20 anni di distanza da L’allenatore nel pallone, l’attore pugliese fa il bis sul grande schermo e l’11 gennaio sbarcherà nelle sale con L’allenatore nel pallone 2, distribuito da Medusa. Insieme a lui torna anche Urs Althaus (che nel film dell’84 interpretava il calciatore brasiliano Aristoteles ingaggiato da Canà per risollevare la squadra), una provocante Anna Falchi e alcuni protagonisti presi in prestito proprio al mondo del calcio. Tra loro Francesco Totti, Alex Del Piero, Marco Materazzi, Luca Toni e Gennaro Gattuso, Luciano Moggi e Carlo Ancelotti. “Un film per tutta la famiglia e una pillola del buonumore»: così l’attore definisce l’effetto che avrà il film in un intervento che vi mostriamo qui, dove confessa anche il desiderio che da tempo aveva di riprendere a parlare l’italiano maccheronico e sguaiato di Canà, anticipa quale sarà il nuovo modulo che sostituirà il famoso 5 5 5 e tenta di spiegare la tattica del “cucchiaio a spina di pesce”. Le risate sono garantite, l’effetto benefico sull'”ingarbuglieto” mondo del calcio è quello che tutti, Banfi compreso, si augurano in un periodo nero per lo sport di cui un po’ tutti gli italiani si sentono campioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATATutti in campo con Oronzo Canà
Lino Banfi racconta com'è stato tornare 23 anni dopo nei panni del suo storico Mister per L'allenatore nel pallone 2. E tenta di spiegare la sua nuova tattica: il "cucchiaio a spina di pesce"