Tutti parlano di Sound of Freedom: ecco il film che ha fatto impazzire gli Stati Uniti e cosa c'è dietro
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Tutti parlano di Sound of Freedom: ecco il film che ha fatto impazzire gli Stati Uniti e cosa c’è dietro

Il film indipendente sta sbancando il botteghino, ma parte del motivo sembra legato al modo in cui strizza l'occhio a teorie complottiste molto controverse

Tutti parlano di Sound of Freedom: ecco il film che ha fatto impazzire gli Stati Uniti e cosa c’è dietro

Il film indipendente sta sbancando il botteghino, ma parte del motivo sembra legato al modo in cui strizza l'occhio a teorie complottiste molto controverse

sound of freedom

C’è un film molto piccolo che sta facendo parecchio parlare di sé negli Stati Uniti. Si intitola Sound of Freedom, è diretto da Alejandro Monteverde e, in soli sei giorni dalla sua uscita, ha raccolto 40 milioni di dollari al box office, pur senza avere grandi nomi in cartellone se non Jim Caviezel (star de La Passione di Cristo, del quale ora è atteso il sequel), Bill Camp e Mira Sorvino.

Ha esordito con uno strabiliante 14.2 milioni, recuperando già solo così il budget stanziato per la produzione ed è andato via via migliorando nel primo weekend, contendendosi le prime piazze con film come Insidious: La Porta Rossa e Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Ma come mai gli Stati Uniti stanno impazzendo per questo film indipendente?

In parte per per il tema: Sound of Freedom esplora il mondo oscuro dello sfruttamento sessuale di minori, raccontando la storia vera di Tim Ballard, ex agente federale e fondatore della ong Operation Underground Railroad. La no profit si occupa proprio di individuare e smantellare reti di pedofili, salvando giovani vite dalle tratte. Ballard, in passato, ha lavorato anche nell’ambito del turismo sessuale e ha dato via a questa nuova realtà perché frustrato dalla mancanza di attenzione e operazioni efficaci sul fenomeno.

Tuttavia, non è solo per il tema nobile e l’interesse concreto che il film è esploso al botteghino. Secondo le analisi che arrivano da Oltreoceano, pare infatti che gran parte del successo sia dovuto ad un’ondata di entusiasmo verso il film da parte di ambienti vicini alla destra repubblicana e non solo. Oltre a trasmettere un messaggio chiaramente conservatore, Sound of Freedom strizzerebbe l’occhio anche a certe teorie cospirazioniste vicine a QAnon.

Il gruppo politico di estrema destra sostiene infatti da anni l’esistenza di una trama segreta organizzata dal cosiddetto Deep State, composto da esponenti democratici che sarebbero segretamente collusi con reti di pedofilia attive a livello globale. Secondo le teorie di QAnon, ci sarebbe addirittura una specifica pizzeria di Washington D.C. usata come copertura dai politici liberali.

I nodi vengono al pettine considerando che lo stesso Tim Ballard è stato criticato in passato per non aver del tutto rigettato le cospirazioni avanzate da QAnon e persino la stessa Operation Underground Railroad è finita nel mirino a causa di metodi sensazionalistici con i quali affronta i suoi spinosi temi. Il loro approccio è stato definito “arrogante, non etico e illegale” ed è forse in questa polarizzazione nei confronti della no-profit che va ricercato il motivo del successo del film.

A finanziare il film ci hanno pensato anche gruppi religiosi e di conservatori, mentre la distribuzione è gestita da Angel Studios, realtà indipendente con sede nell’ultra-religioso Utah. Diverse le strategie di marketing “selvaggio” applicate per promuoverlo, compresa la possibilità di comprare un biglietto e donarlo a chi non può permetterselo. Le valutazioni sugli aggregatori sono ottime, ma le recensioni non nascondono gli aspetti più controversi dell’intera operazione. Rolling Stone, per esempio, ha definito Sound of Freedom un «thriller con sfumature di QAnon» che ha lo scopo di «fare appello alla coscienza dei boomer complottisti».

Foto: Angel Studios

Fonte: Variety

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