Twilight, analisi semiseria 3: Roba da femmine
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Twilight, analisi semiseria 3: Roba da femmine

Le armi segrete della Meyer

Twilight, analisi semiseria 3: Roba da femmine

Le armi segrete della Meyer

Chiariamo subito una questione. Twilight è da quota rosa. Profuma di Dolce Stil Novo e Shakespeare frullati con le atmosfere dei migliori teen movie. Twilight è una roba rigorosamente da femmine. I maschi a meno che non abbiano un lato femminile iperpronunciato non lo capiranno mai. Perché i ragazzi non possono star lì a sopportare questi due che si sfiorano il collo tutto il tempo e che continuano a declamare sonetti. Le ragazze, invece, non ne avranno mai abbastanza. Anche se nella vita vera si adeguano a quel che c’è, da Jane Austin in giù continuano a sognare il principe azzurro. L’uomo perfetto. Il cavalier servente. Uno che dalla mattina alla sera ti dimostri continuamente quanto ti ama. Semplice e cristallino come desiderio di fondo, ma soprattutto potente.
Nel primo Twilight le fan hanno trovato il terreno a loro più congeniale, perché qui abbondano dialoghi talmente sentimentali da aver spinto più di una a tatuarseli sulla pelle. Tra i più gettonati:

Edward: E così il leone si innamorò dell’agnello.

Bella: Che agnello stupido!

Edward: Che leone pazzo e masochista…

E giù tutte svenute. Perché è chiaro che un amore che faccia dimenticare l’istinto di sopravvivenza (da parte di lei) e la cautela nei confronti della legge vampira oltre che la volontà di non uccidere l’amata (da parte di lui), manda subito ai matti. Riassumendo Bella è un’incosciente che accetta di passare il suo tempo con un uno che potrebbe vampirizzarla o ucciderla da un momento all’altro, mentre Edward è un masochista che sopporta strenuamente la sua attrazione per la miglior qualità di eroina ci sia in circolazione (altra metafora dell’autrice che fa strappare i capelli alle lettrici, tradotta in altre parole: tu per me sei come la droga e per giunta come la droga più irresistibile). A tutto ciò aggiungete un licantropo che vorrebbe soffiare la ragazza al vampiro e il gioco è fatto.

Eccoci al dunque: gli assi nella manica della scrittrice mormona sono romanticissime parole d’amore che accarezzano come piume le orecchie di noi lettrici, situazioni archetipali come il triangolo amoroso od ostacoli lungo il viaggio dell’eroe, vedi la vendicativa vampira Victoria. Un mix ineccepibile. Ma la vera arma segreta di tutta la saga è l’aver suscitato un senso spasmodico di attesa della prima volta. Quando sarà? Quanto dovremo aspettare? Lo faranno o no? Oppure lei si metterà col Toy Wolf dai muscolacci ipertrofici e mollerà la sanguisuga? Uno sforzo immane di pazienza, un esercizio quasi ascetico. Per loro, ma anche per noi…

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Vi ricordiamo che è in edicola la Special Edition di Best Movie dedicata alla Twilight Saga

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