Twilight, analisi semiseria 4: la saga dei paradossi
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Twilight, analisi semiseria 4: la saga dei paradossi

Di incongruenze nelle saghe fantasy se ne trovano parecchie. Una carrellata veloce di alcuni dilemmi posti dalla Twilight Saga

Twilight, analisi semiseria 4: la saga dei paradossi

Di incongruenze nelle saghe fantasy se ne trovano parecchie. Una carrellata veloce di alcuni dilemmi posti dalla Twilight Saga

Alla base della maggior parte delle opere di finzione, specie se fantasy o pseudo-tali, c’è quel meccanismo noto come sospensione dell’incredulità, ovvero sullo schermo mi propinano cose deliranti, ma essendo all’interno di un mondo sui generis e con sue regole interne indiscutibili io sono disposto a credervi. Peccato che nella Twilight Saga le incongruenze dal terzo episodio in poi vengano disseminate a colpi di vanga.
Ricapitolando: che Bella abbia lasciato l’assolata Phoenix per la piovosa Forks  e vi abbia incontrato un vampiro non è cosa che capiti tutti i giorni, ma ci può stare, che l’unico altro ragazzo della città che conosce e con cui faceva le polpette di fango da bambina sia un licantropo inizia a essere bizzarro; che quel lupo si innamori di lei continua a starci perché le altre sono cesse e Bella è l’unica decente in tutta la scuola e ok, anche fin qui regge…  Ecco però che la congruenza crolla d’un colpo, perché in realtà si scopre che quel ragazzo non è innamorato di lei, ma riconosce in lei la promessa di qualcosa di futuro che gli cambierà la vita per sempre. Quel lupo si rivelerà il maschio alpha del branco dei lupi e pertanto è soggetto a un fenomeno detto imprinting (lasciate perdere l’etologo Lorentz e le sue paperette, un dilettante al confronto della Meyer), per cui tra tutte le persone del mondo sarà devoto sempre e solo a una persona e che quella persona – guarda un po’ – è proprio la figlia di Bella. Non vi sembra già una supercazzola con scappellamento a destra come se fosse Antani?

Siamo alla sublimazione di tutte le assurdità che il mondo fantasy/horror abbia mai messo insieme. Una svolta in odore di pedofilia che quando in redazione hanno iniziato ad arrivare le prime foto con Jacob che si tiene Renesmee sulle ginocchia abbiamo subito iniziato a ridacchiare… Hai voglia, caro Jack, a dire a Bella che non è quello che crede lei… E a questo punto la domanda nasce spontanea: se dopo neppure un mese Renesmee dimostra già sette anni, quanto ci vorrà prima che ne dimostri almeno 16 e quindi Jacob sia così attratto da lei da portarla su una qualsiasi spiaggetta di La Push? Ergo, Jacob potrebbe diventare il pedofilo più pedofilo della storia perché farebbe l’amore con un’unenne (se tutto va bene…). Filologi attenti della saga sostengono invece che Jacob aspetterà che il processo di stabilizzazione dell’ibrido (sic!) sia completo e quindi terrà a bada i suo ormoni per almeno i prossimi sedici anni. Mah… Lui invece dovrebbe continuare il suo processo di crescita e come tutti i licantropi della Meyer stabilizzare la sua età intorno ai 25 anni per aspettare Renesmee e a differenza degli altri Quileute non potrà decidere se continuare a invecchiare o meno, perché ora la sua vita dipende completamente da quella di Nessie, per cui continuerà a trasformarsi in lupo in modo da garantirsi quest’immortalità provvisoria (la definiscono così nella guida ufficiale illustrata). Non vi gira vorticosamente la testa?

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Vi ricordiamo che è in edicola la Special Edition di Best Movie dedicata alla Twilight Saga

 

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